Anelli intrecciati o incatenati?

Il motivo degli anelli “intrecciati” è talmente noto da essere stato adottato dal nostro Museo come logo, anche se questo ci mostra i quattro anelli “a croce”, ossia ruotati di 45° rispetto alla decorazione da cui è tratta: la zoccolatura della Camera degli Sposi. Nella stanza dipinta da Andrea Mantegna tra il 1465 e il 1474, il basamento dev’essere stato dipinto per ultimo, poiché si usava procedere, nei cantieri pittorici, dall’alto verso il basso.

zoccolatura

Nell’opera di Mantegna quel motivo ornamentale divenne una sorta di firma: lo ritroviamo in altre sue opere e nella stessa Camera degli Sposi è impiegato anche al centro della volta, nel celebre oculo aperto verso il cielo, dove la transenna marmorea aperta è fatta da anelli di marmo tangenti e “legati”. Parlare di anelli “intrecciati” è in effetti un po’ improprio, perché i dischi non si incastrano l’uno con l’altro, ma sono tangenti e incatenati.

La spalliera marmorea posta dietro la parete della Corte ci mostra il motivo arricchito di crustae, ossia di marmi policromi dipinti che riempiono i dischi. Nello stesso modo è pensata la zoccolatura alla base della stanza: gli spazi sono riempiti da marmi policromi. Gli orbes, ovvero i cerchi in marmo entro gli anelli, imitano in pittura purpureo porfido e il verde serpentino, che manca nella spalliera sulla parete della Corte. L’alternanza dei colori richiama il verde, bianco e rosso dell’araldica gonzaghesca, ma certamente evocano anche lussi di marmi pregiati e quindi il fasto della corte.

zoccolatura Camera Sposi

Questo motivo ad anelli, importato da Mantegna, avrà grande fortuna a Mantova per tutto il Quattrocento e sarà oggetto di riflessione ancora nel Cinquecento. Basti pensare alle volte della basilica palatina di Santa Barbara, dove i dischi incatenati diventano ellittici nella versione manierista elaborata dall’allora prefetto delle fabbriche, Giovan Battista Bertani.
Mantegna a sua volta trasse il motivo dall’opera di uno scultore fiorentino, Donatello, il quale, nei rilievi bronzei dell’altare maggiore nella basilica del Santo a Padova, fece uso di un motivo ad anelli intrecciati o tangenti, ma non incatenati.

Resisterò questa volta al vizio eziologico, cioè alla tentazione di cercare la causa o un padre di ogni problema posto, e non cercherò quindi di ricostruire la genealogia del motivo decorativo, che pure ha una nobile origine.

Oggi che Palazzo Ducale è chiuso e che il distanziamento sociale è una necessità quantomai sentita, sciogliamo idealmente gli anelli della Camera degli Sposi. Speriamo però di potervi presto accogliere nel nostro meraviglioso Palazzo Ducale.

spalliera dietro la Corte

Logo Sequenza u

Pin It

CercaInformazioni disabiliCalendarioBiglietti