22/05/23

Seconda edizione per la Wunderkammer

La Wunderkammer gonzaghesca è stata allestita presso le Gallerie delle Metamorfosi a partire dal 2022 in occasione della mostra "Naturalia e Mirabilia. Scienze alla corte dei Gonzaga". Negli stessi luoghi di Palazzo Ducale di Mantova è stata dunque rievocata quella "Camera delle meraviglie" che stupiva visitatori da tutto il mondo specialmente durante il XVII secolo. Concepita come un allestimento aperto sempre soggetto all'inserimento di nuovi reperti, la Wunderkammer ha riaperto dopo un breve periodo di riallestimento lo scorso marzo 2023 ed è tuttora aperta ai visitatori. Con l'aggiornamento della collezione è arrivata di pari passo la nuova edizione del catalogo, riveduta e ampliata, che proponiamo qui gratuitamente in formato pdf. 

Scarica gratuitamente la seconda edizione del catalogo della Wunderkammer

È ampliata e riccamente integrata la sezione dedicata alle conchiglie, a ricordarci la ricchezza di «Conchyliorum, Concharum, et Turbinatorum, quae a longinquis maribus allata, colorum varietate contendere inter se videntur» (conchiglie provenienti dai più remoti mari che gareggiano tra loro per forme e colori) descritte nel 1622. Sono presenti ancora i «Pessi marini et altri animali monstruosi» che già “ornavano” nel primo Cinquecento lo studiolo di Federico II; è presente una zampa d’elefante, simile a quella già ricordata in Palazzo Ducale nel 1601 da un francese, Pierre Bergeron («un pied tout entier de la grand beste»); le punte di freccia di selce, note allora come ceraunia, che si ritenevano i “fulmini pietrificati”. Al mondo dei simboli rimanda il camaleonte – ricordato già nella trattatistica medievale e rinascimentale come simbolo di versatilità (in termini positivi) – e la galleria accoglie oggi anche un pavone bianco. Nel 1593 se ne attendeva una coppia in dono da Firenze, dalla corte dei Medici, con i quali i Gonzaga erano imparentati. All’epoca questi uccelli giravano liberi per i giardini, così come nelle sale del Palazzo si potevano veder volare uccelli del paradiso e pappagalli tropicali.

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16/05/23

Trame Sonore 2023

Giunto alla sua undicesima edizione, il Festival Trame Sonore - realizzato in collaborazione con Palazzo Ducale di Mantova - è ormai un appuntamento fisso e atteso della primavera cittadina. Dal 31 maggio al 4 giugno 2023 i luoghi monumentali di Mantova si riempiranno di musica. Trame Sonore è molto più di un festival musicale: prevede percorsi tematici, itinerari culturali, workshop e incontri intrecciati al vasto programma dei concerti per una manifestazione internazionale che è meeting di artisti dal mondo e omaggio alla musica da camera. Nei giorni di Trame Sonore, Mantova, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, si offre ai visitatori in una prospettiva inedita d’incontro tra musica, arte e architettura.

Le trame di quest’edizione s’intrecciano con naturalezza all’ordito degli ambienti di Palazzo Ducale, colossale sequenza di architetture e decorazioni. Le risonanze tra trame e ambienti sono continue e intuitive, sono chiare citazioni: i cavalieri della tavola rotonda della sala del Pisanello, la Wunderkammer della galleria delle Metamorfosi, il Kaffehaus bibienesco, la rococò galleria dei Fiumi… sono solo alcuni degli spazi del caleidoscopico ed enciclopedico monumento che al tempo dei Gonzaga accolse le folgoranti novità di Claudio Monteverdi, la cui eco risuona nelle corde degli Orfeo rappresentati in affreschi e stucchi. Di quell’Orfeo che, per citare Shakespeare, esibì il potere dell’arte e “with his lute made trees, and the mountain tops that freeze, bow themselves, when he did sing”. Ancora una volta Trame Sonore renderà udibili le immagini e visibili le armonie nel labirinto di gallerie e sale di Palazzo Ducale, che quest’anno celebra il Seicento barocco con un’esposizione sul pittore genovese Giovani Benedetto Castiglione, il Grechetto.

Per maggiori informazioni e per consultare il programma dei concerti:
https://www.oficinaocm.com/trame-sonore-2023/

Di seguito solo alcuni dei temi di questa edizione 2023. Quest’anno verrà lanciato uno specifico percorso d’ascolto affidato a gruppi da camera under 35. Nei luoghi della kermesse prenderà temporaneamente forma un palcoscenico diffuso sul quale si esibiranno giovani musicisti all’avvio di promettenti carriere. Partnership con accademie europee di alta formazione porteranno a partecipare alla nuova edizione di Trame Sonore gruppi cameristici all’avvio di promettenti carriere internazionali, come Universität Mozarteum (Salisburgo), Escuela Superior de Música Reina Sofia (Madrid), Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Roma). Saranno inoltre coinvolte formazioni cameristiche meritevoli segnalate dal locale Conservatorio di musica di Mantova “L. Campiani”. Uno dei più grandi pianisti del nostro tempo, Alfred Brendel, offre a una realtà cameristica emergente il suo pensiero. La masterclass si conclude con un’esibizione pubblica, in un delle location del festival. Quest’anno a beneficiare del magistero di Alfred Brendel sarà l’emergente Ineo Quartet, che lavorerà sull’opera 18 di Beethoven. Il festival incentiva la pratica della musica da camera fra i giovanissimi: a Mantova si ritrovano gruppi under 18 che condividono la passione per il fare musica insieme, si confrontano e trovano l’occasione di esibirsi a fianco di alcuni loro idoli, star riconosciute della musica classica.

Zig_Zago – Caccia al Tesoro Musicale è il titolo del nuovo itinerario che offre ai giovani la possibilità di avvicinarsi alla musica classica attraverso il gioco. Basandosi su una serie di concerti brevi in diversi luoghi d’arte, la mappa e il percorso d’esplorazione mirano a stimolare la curiosità dei partecipanti, evidenziando le interconnessioni tra musica, storia, arte e architettura. Attraverso l’applicazione mobile (app) di Trame Sonore, i giocatori saranno chiamati a rispondere a domande e a risolvere enigmi relativi alla programmazione del festival.

Per gli studenti degli istituti superiori Trame Sonore 2023 prevede una serie di lezioni itineranti, percorsi d’ascolto guidati che condurranno i giovani alla scoperta della musica da camera. Un divulgatore di chiara fama e d’esperienza consolidata come Giovanni Bietti introdurrà gli ascoltatori alla magia della musica d’arte dal vivo, fruita in un contesto d’eccezione: le sale meravigliose, per estetica e per acustica, di Palazzo Ducale.

Come ogni anno Oficina OCM, che organizza la kermesse, ha stretto convenzioni con varie realtà universitarie italiane: gli iscritti ad alcuni corsi selezionati avranno accesso a percorsi di stage professionalizzanti, sperimentarsi sul campo nel settore organizzativo, logistico, amministrativo e divulgativo. Inoltre, in collaborazione con i licei cittadini Belfiore e Virgilio, Trame Sonore attiva dei PCTO che permettono agli studenti di testare sul campo – magari scoprendole ex novo – competenze e propensioni, ma anche di capire quale ricchezza e multidisciplinarietà caratterizzino il mondo delle arti e dello spettacolo dal vivo.

Sala degli specchi Palazzo Ducale big

"A chi, sull’onda dell’amore per la musica, approda a Mantova per seguire Trame Sonore potrà sembrare singolare la sua ampia articolazione tematica. Perché 18 Trame e non un solido, e rassicurante, tema conduttore? Iniziamo col dire che si tratta di 18 variegatissimi percorsi che conducono alla scoperta di 30 luoghi, diffusi in un contesto urbano totalmente coinvolto nella Musica. Percorsi che rappresentano magiche occasioni d’incontro e conoscenza di oltre 300 artisti, grandi star della classica, o giovani lanciati verso brillanti carriere, provenienti da tutto il mondo. Ma le Trame di questo festival sono anche focus dedicati a celebri compositori e a stili di musica antica e contemporanea.
Un’opportunità per sperimentare nuove modalità di fruizione dei concerti, avviare riflessioni sull’attualità e, da quest’anno, un modo per avvicinarsi alla musica con il sorriso attraverso il gioco. Uno stimolo per chiunque - musicista, operatore o appassionato - voglia riflettere sul significato del fare musica d’arte nel nostro tempo."
(Carlo Fabiano, Direttore Artistico di Oficina OCM)

 

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15/05/23

ISA: AL VIA LA SECONDA SERIE

Ci eravamo salutati intorno a Ferragosto 2022, con la Marchesa intenta a “spiare” il giovane figlio Federico in compagnia della sua bella. Ora il webcomic “Isa Vince Tutto” è pronto a tornare con altri 24 episodi da leggere ogni settimana sul web e in formato cartaceo sul quotidiano “La Gazzetta di Mantova”. Nato da un’idea di Stefano L’Occaso e prodotto da Rulez, Isa è un fumetto liberamente ispirato al personaggio storico di Isabella d’Este, la celebre “Primadonna del Rinascimento” che contribuì in maniera decisiva alla crescita del prestigio della casata Gonzaga negli anni tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento. Attraverso le meravigliose tavole di Rita Petruccioli e la frizzante scrittura di Lorenzo Ghetti ci ritroveremo nuovamente a Mantova alla corte dei Gonzaga, dentro il grande complesso di Palazzo Ducale, dove una scatenata Isabella d’Este saprà divertirci con il suo piglio da adolescente pestifera e gli strumenti da abile “influencer” contemporanea.

Siamo molto felici – afferma il direttore di Palazzo Ducale di Mantova Stefano L’Occasodi annunciare la partenza della seconda serie a fumetti di ISA, che ci terrà compagnia fino all’autunno. La Marchesa non stava più nella pelle: ha minacciato di rinchiuderci nelle prigioni del Castello di San Giorgio se non avessimo concluso in fretta i “suoi” nuovi episodi, allo stesso modo in cui terrorizzava i pittori e i capomastri che tardavano a consegnare le opere entro le scadenze richieste. Ringrazio di cuore gli autori Rita Petruccioli e Lorenzo Ghetti, Chiara Palmieri di Rulez e il social media manager di Isa Lorenzo Bonoldi per avermi garantito la benevolenza della Marchesa! Omaggeremo nuovamente uno dei personaggi chiave della storia di Mantova e del Rinascimento attraverso questa nuova serie di 24 episodi autoconclusivi, certi che ISA saprà ancora una volta stupirci e farci divertire”.

La prima serie di “Isa Vince Tutto”, pubblicata da febbraio ad agosto del 2022 e raccolta in un volume edito da Rulez nel novembre dello stesso anno, ha ricevuto il Premio Carlo Boscarato come miglior webcomic al Treviso Comic Book Festival 2022 e il Premio “Giovani Letture” al festival COMICON di Napoli 2023. Oltre ai premi, il successo di Isa è testimoniato dalle migliaia di follower che hanno interagito con le pagine social di @isavincetutto riempiendo ogni episodio di commenti entusiastici, manifestando un’affezione per il personaggio tutt’altro che scontata. Gli episodi di questa nuova stagione saranno pubblicati a partire da mercoledì 17 maggio – ricorrenza del compleanno di Isabella d’Este – e a seguire, ogni giovedì via social e sul sito web www.isavincetutto.com e in cartaceo ogni sabato sulla Gazzetta di Mantova.

Isabella d’Este (Ferrara, 17 maggio 1474 - Mantova, 13 febbraio 1539) è stata uno dei personaggi più celebri del Rinascimento. Giunta a Mantova a soli 16 anni come sposa di Francesco II Gonzaga, divenne ben presto nota in tutte le corti d’Europa per le sue doti di colta collezionista e mecenate esigentissima. Isabella visse tra le mura di Palazzo Ducale di Mantova, oggi sede museale e la sua fama non si spegnerà mai nei secoli, giungendo fino a noi.

ISA ha un tono divertito e irriverente, è rivolto a un pubblico giovane ma è adatto a tutti. Racconta i luoghi di Mantova e di Palazzo Ducale in maniera vivace e mai banale, partendo da una solida base storica ma senza eccessi filologici. ISA è un progetto di Palazzo Ducale di Mantova, prodotto da Rulez, con il patrocinio del Ministero della Cultura.

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11/05/23

Sulle tracce di Isabella

In occasione della ricorrenza nel 2023 del compleanno della "Primadonna del Rinascimento", torna il percorso accompagnato e illustrato dedicato a Isabella d'Este a cura del personale di accoglienza di Palazzo Ducale. Si tratta di una visita della durata di circa 75 minuti alla ricerca dei luoghi e delle tracce ancora tangibili della presenza di questa straordinaria personalità del Rinascimento. Isabella d'Este arriva a Mantova nel 1490 come sposa del marchese Francesco II Gonzaga e sin da subito si impone nella corte per la sua grande personalità, la sua passione per le arti, il suo raffinato gusto collezionistico. Ancora oggi - a distanza di secoli - permangono robuste tracce del suo passaggio lungo tutto l'ampio percorso museale di Palazzo Ducale.

Il percorso "Sulle tracce di Isabella d'Este" viene riproposto nei seguenti giorni e orari:
mercoledì 17 maggio 2023 ore 9.30 e 11.30
giovedì 18 magio 2023 ore 14.30 e 16.30
venerdì 19 maggio 2023 ore 14.30 e 16.30

L'iscrizione avviene tramite infopoint (tel. 0376 352100, attivo dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle 13) ed è gratuita con biglietto d'ingresso a partire da € 5.

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10/05/23

Notte dei Musei 2023

Sabato 13 maggio è la Notte dei Musei: in tutti i luoghi della cultura aderenti all'iniziativa aperture serali al prezzo simbolico di 1 solo euro. Palazzo Ducale e Museo Archeologico Nazionale di Mantova aprono le loro porte fino alle ore 22.15 (con ultimo ingresso alle ore 21.20) offrendo al pubblico la possibilità di effettuare un’indimenticabile passeggiata nella suggestiva cornice serale della monumentale reggia gonzaghesca. L’ingresso serale a un euro è previsto a partire dalle ore 18.40.

Alle ore 20 è prevista una visita guidata al percorso museale di Palazzo Ducale: è possibile iscriversi al costo di €7 chiamando il call center 041 2411897 attivo dal lunedì alla domenica con orario 8.30-19.00 o prenotare la visita guidata direttamente online acquistando il biglietto per la fascia oraria delle ore 20.

Alle ore 20.30 presso la Sala dei Fiumi, si terrà il primo concerto della rassegna musicale “Risonanze Ducali”, a cura dall’Associazione 4’33’’, con l’esibizione del Tania Giannouli Trio. Il concerto sarà preceduto da un cocktail di benvenuto nel sottoportico del Cortile d’Onore a partire dalle ore 19.30 riservato alle persone prenotate al concerto (iscrizioni fino a esaurimento posti qui). Per esigenze legate all'evento, gli accessi al Giardino Pensile saranno chiusi alle ore 18.30 mentre l'accesso alla Sala dei Fiumi sarà riservato dalle ore 20.30.

È possibile prenotare il proprio biglietto d’ingresso attraverso i consueti canali, tra cui il sito web www.ducalemantova.org. Data la notevole affluenza prevista, consigliamo di prenotare o di recarsi presso la biglietteria unica di piazza Sordello con congruo anticipo.

Buona visita!

 

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05/05/23

Mantova Barocca

Per approfondire i temi della mostra Un pittore di gran maestria. Il Grechetto torna a Mantova” Palazzo Ducale in collaborazione con l’Accademia Nazionale Virgiliana promuove un ciclo di conferenze intitolato “Mantova Barocca”. Dall’11 maggio fino al 6 luglio 2023, sempre alle ore 17, si svolgeranno sei conferenze, ciascuna dedicata a uno specifico aspetto della cultura seicentesca, dall’architettura alle incisioni, dalla musica alle incisioni passando per la ritrattistica. All’interno del ciclo saranno approfonditi i temi legati alla committenza dei Gonzaga-Nevers e al loro artista di corte più prestigioso, ovvero Giovanni Benedetto Castiglione detto “il Grechetto”. La partecipazione alle conferenze è gratuita, la prenotazione è gradita.

Di seguito il calendario con tutti gli appuntamenti

11 maggio (ore 17.00), Palazzo Ducale (Atrio Arcieri)
Giulio Girondi
Un’introduzione all’architettura barocca a Mantova
Prenotazioni chiuse

9 giugno (ore 17.00), Palazzo Ducale (Atrio Arcieri)
Augusto Morari
Le incisioni del Grechetto: acqueforti e monotipi
Iscrizioni qui

16 giugno (ore 17.00), Accademia Virgiliana (Sala Ovale)
Roberta Piccinelli
La committenza dei Gonzaga-Nevers
Iscrizioni qui

22 giugno (ore 17.00), Palazzo Ducale (Atrio Arcieri)
Paola Besutti
La musica sotto Carlo II Gonzaga-Nevers
Iscrizioni qui

29 giugno (ore 17.00), Palazzo Ducale (Atrio Arcieri)
Giulia Marocchi
L’iconografia dell’Allegoria dei Gonzaga-Nevers del Grechetto
Iscrizioni qui

6 luglio (ore 17.00), Palazzo Ducale (Atrio Arcieri)
Maria Giuseppina Sordi
La ritrattistica dei Gonzaga-Nevers
Iscrizioni qui

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18/04/23

Risonanze Ducali

Una rassegna musicale con nove appuntamenti preceduti da piacevoli aperitivi conviviali: con “Risonanze ducali” il Palazzo Ducale di Mantova vuole far rieccheggiare vibrazioni e armonie tra le sue mura, restituendo alla musica la centralità che aveva nella vita di corte ai tempi dei Gonzaga. Ogni due settimane da maggio a settembre sono programmati appuntamenti musicali a cura di associazioni e orchestre italiane e straniere, con repertori che vanno dalla musica antica fino al jazz. Tutti gli appuntamenti – previsti di venerdì o di sabato – iniziano con l’aperitivo nel Cortile d’Onore alle ore 19.30 fino alle 20.30, quando ci si sposterà nella Galleria degli Specchi o nella Sala dei Fiumi per assistere al concerto in programma.

Per partecipare è necessario prenotarsi compilando i moduli online qui sotto oppure chiamando l’infopoint (tel. 0376 352100) e possedere un titolo d’ingresso qualsiasi al museo (un biglietto o un abbonamento).

La rassegna è organizzata grazie al sostegno finanziario della Direzione Generale Spettacolo del Ministero della Cultura, che ha selezionato la proposta di Palazzo Ducale a seguito dell’avviso pubblico dello scorso ottobre 2022.

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RISONANZE DUCALI 2023
una rassegna musicale a Palazzo Ducale di Mantova
appuntamenti da maggio a settembre con cocktail di benvenuto presso Cortile d’Onore ore 19.30-20.30 e concerti dalle ore 20.30 fino alle 21.30 presso la Sala dei Fiumi o la Galleria degli Specchi.
(prenotazione obbligatoria su mantovaducale.cultura.gov.it o via infopoint tel. 0376 352100, accesso con biglietto o abbonamento del museo)

Sabato 13 maggio 2023 (Notte Europea dei Musei, ingresso a 1€)
ore 20.30, Sala dei Fiumi
TANIA GIANNOULI TRIO (a cura dell’Associazione culturale 4’33’’)
Tania Giannouli (pianoforte), Andreas Polyzogopoulos (tromba) e Kyriakos Tapakis (oud)
Prenotazioni chiuse

Venerdì 26 maggio 2023
ore 20.30, Sala dei Fiumi
L’AFFRESCO MUSICALE (a cura dell’Associazione Livia d’Arco)
Coro Livia d’Arco (voci)
Giulio Adami, Anna Zanini (flauti)
Anna Maria Fiore (violino)
Matteo Spaggiari (contrabbasso)
Claudio Leoni (clavicembalo)
Antonella Antonioli (direttore)
Prenotazioni chiuse

Venerdí 9 giugno 2023
ore 20.30, Galleria degli Specchi
MOZART, NINETTE E LA DANZA (a cura dell’Associazione Filarmonica Rovereto)
Elisabetta Garilli (voce recitante)
Serena Abagnato (illustrazioni in tempo reale)
Giulia Carli (danza e mimo)
quartettOCMantova: Luca Braga e Pierantonio Cazzulani (violini), Klaus Manfrini (viola) e Paolo Perucchetti (violoncello)
Prenotazioni online qui

Sabato 24 giugno 2023
ore 20.30, Galleria degli Specchi
JEWELS FROM MONTEVERDI’S BOOK OF MADRIGALS
(Gioielli dai libri di madrigali di Monteverdi)
Monteverdi Choir & Orchestra diretta da Sir John Eliot Gardiner
Prenotazioni online qui

Venerdì 7 luglio 2023
ore 20.30, Galleria degli Specchi
CLAUDIO MONTEVERDI, IL PAESAGGIO DEI SUONI (a cura dell’Associazione B4Baroque)
Emiliano Marinucci: baritono, tiorba, viola da gamba e chitarra barocca
Arianna Lanci : mezzosoprano
Live electronics
Prenotazioni online qui

Venerdí 21 luglio 2023
ore 20.30, Sala dei Fiumi
THE JULIET LETTERS (a cura dell’Associazione Filarmonica Rovereto)
Blagoj Nacoski voce
quartettOCMantova: Luca Braga e Pierantonio Cazzulani (violini), Klaus Manfrini (viola) e Paolo Perucchetti (violoncello)
Prenotazioni online qui

Venerdí 1 settembre 2023
ore 20.30, Sala dei Fiumi
O DEL MIO COR, DOLCE DESIO
Antonella Antonioli (voce solista, con clavicembalo)
Prenotazioni online qui

Venerdí 15 settembre 2023
ore 20.30, Galleria degli Specchi
KALEIDOSCOPIO BEETHOVEN (a cura dell’Associazione Filarmonica Rovereto)
Giovanni Bietti voce narrante
quartettOCMantova: Luca Braga e Pierantonio Cazzulani (violini), Klaus Manfrini (viola) e Paolo Perucchetti (violoncello)
Prenotazioni online qui

Venerdì 29 settembre 2023
ore 20.30, Sala dei Fiumi
MAI VOLTARSI INDIETRO. LE FAVOLE DI ORFEO (a cura dell’Associazione culturale 4’33’’)
Lydian Sound Orchestra (voce e quartetto d’archi)
Riccardo Brazzale, direzione
Matteo Alfonso, piano
Marc Abrams, contrabbasso
Mauro Beggio, batteria.
Mauro Negri, clarineto e alto sax
Rossano Emili sax baritono e clarinetto basso
Gianluca Carollo, tromba e flicorno
Federico Pierantoni, trombone Glauco
Benedetti, tuba
Marcello Abate, chitarra
Prenotazioni online qui

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21/04/23

Itinerari del barocco a Palazzo Ducale

A partire dal 28 aprile fino al 22 luglio 2023 Palazzo Ducale organizza un servizio di visite accompagnate a cura del personale di accoglienza del museo intitolato "Itinerari del Barocco a Palazzo Ducale", con partenza a orario fisso tutti i venerdì (ore 14.30 e 16.30) e i sabati (ore 9.30, 11.30, 14.30, 16,30), escluso il 2 e il 3 giugno 2023. Ci si può iscrivere gratuitamente via telefono al 0376 352100 e partecipare con un titolo d'ingresso qualsiasi al museo (biglietto da €5 in su o abbonamento annuale).

La visita, della durata di circa un'ora, coinvolge alcune aree del Palazzo con particolare attenzione a Corte Vecchia, per concludersi nella Sala delle Imprese di Isabella d'Este dove verrà illustrata la mostra-dossier dedicata al capolavoro del Grechetto "Allegoria della casata Gonzaga-Nevers" di recente acquisizione da parte del Ministero della Cultura.

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Scendeva dalla soglia d'uno di quegli usci, e veniva verso il convoglio, una donna, il cui aspetto annunciava una giovinezza avanzata, ma non trascorsa; e vi traspariva una bellezza velata e offuscata, ma non guasta, da una gran passione, e da un languor mortale: quella bellezza molle a un tempo e maestosa che brilla nel sangue lombardo. La sua andatura era affaticata, ma non cascante; gli occhi non davan lacrime, ma portavan segno d'averne sparse tante;

La celebre descrizione della madre di Cecilia, una donna che ha perso la figlia a causa della peste, nel capitolo XXXIV dei Promessi Sposi, può essere in qualche modo metafora della situazione in cui versava Palazzo Ducale, dopo la violenza della guerra e del sacco di Mantova del 1630. La peste nel Milanese narrata da Manzoni fu del resto la stessa che colpì la nostra città e le campagne circostanti.

Il percorso “Itinerari del Barocco a Palazzo Ducale”, a cura del personale AFAV del Museo, parte da qui: dalla narrazione del tragico passaggio dalla linea dinastica principale alla casata dei Gonzaga-Nevers. Andremo alla scoperta delle opere che Maria Gonzaga e il figlio Carlo II commissionarono ad alcuni artisti in voga nella seconda metà del 1600. Uno dei periodi meno conosciuti e più sottovalutati della storia del collezionismo gonzaghesco ma che risulta invece non privo di vivacità e desideroso di recuperare, almeno in parte, la bellezza artistica e la fastosità culturale che regnavano a palazzo e nelle ville extraurbane nei secoli precedenti.

Per fare un esempio, nella Villa della Favorita si potevano ammirare opere di Paolo Veronese, Guercino, Guido Reni, van Dyck che Carlo II aveva fatto acquistare insieme ad oltre cento statue della collezione Ruzzini-Contarini di Venezia. La quadreria venne arricchita anche da pittori di corte come Frans Geffels e Giovanni Francesco Castiglione, figlio del più celebre Giovanni Benedetto, detto il Grechetto.

La visita si snoderà nel percorso di Corte Vecchia, andando alla ricerca delle opere che si legano alla committenza neveriana. Tra di esse sarà esposto un lacerto di corame che faceva parte di un ciclo pittorico realizzato da Pietro Mango raffigurante scene di Battaglie e Incendi, che un tempo decorava l’Appartamento Ducale. La tecnica esecutiva – pittura a olio su cuoio argentato e meccato – costituisce una rarità, specialmente per la dimensione originaria dei dipinti e per l’effetto caravaggesco di grande fascino.

La nostra passeggiata all’interno del museo si concluderà di fronte all’opera del Grechetto “Allegoria dei Gonzaga-Nevers”, rintracciata in una collezione privata genovese e acquistata dal Ministero della Cultura. Questa preziosa opera, che ci dà il metro della qualità e del livello artistico che la committenza neveriana ricercava, è stata dunque riportata nel suo contesto originario. Sarà possibile ammirare questo capolavoro del Barocco insieme a tre ritratti raffiguranti i coniugi Carlo II e Isabella Clara e il figlio Ferdinando Carlo. Con quest’ultimo, fuggitivo dopo l’accusa di fellonia, si chiude la storia dei Gonzaga e si apre quella del dominio austriaco sulla città.

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dal 28 aprile al 22 luglio 2023
ITINERARI DEL BAROCCO A PALAZZO DUCALE
una visita illustrata e accompagnata a cura del personale di accoglienza di Palazzo Ducale di Mantova
ogni venerdì (ore 14.30 e 16.30) e sabato (ore 9.30, 11.30, 14.30, 16,30), escluso il 2 - 3 giugno 2023
Per informazioni e prenotazioni: 0376 352100 (numero attivo dal martedì alla domenica ore 9-13)

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12/04/23

Un pittore di gran maestria

Un pittore di gran maestria”. Il Grechetto torna a Mantova è la nuova mostra-dossier di Palazzo Ducale di Mantova, aperta dal 22 aprile fino al 23 luglio e dedicata alla grande acquisizione dalla Direzione Generale Musei (Ministero della Cultura) per le collezioni del museo gonzaghesco. Si tratta di una tela di ampie dimensioni, capolavoro di Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto, importante maestro del Barocco italiano che lavorò per i Gonzaga-Nevers dal 1658. L’opera si intitola “Allegoria della casata Gonzaga-Nevers” e testimonia una fase in cui il ramo cadetto subentrato ai Gonzaga nel governo della città tentò di ridare fasto alle sale di Palazzo Ducale.

L’evento espositivo sarà l’occasione per far luce su un periodo storicamente poco felice della storia cittadina che tuttavia, a ben guardare, presenta una certa vivacità. Dopo la cessione delle collezioni d’arte a opera di Vincenzo II Gonzaga tramite il mercante d’arte fiammingo Daniel Nijs al Re d’Inghilterra, le ulteriori vendite siglate da Carlo I Gonzaga-Nevers e il tragico sacco di Mantova nel 1630, le sorti del ducato gonzaghesco versavano in condizioni assai difficili. Durante la reggenza di Carlo II Gonzaga-Nevers fu attuato un tentativo di restituire almeno in parte lo splendore della casata utilizzando l’arte. Furono chiamati diversi artisti a corte e il più importante tra questi fu proprio il Grechetto che, su committenza della moglie di Carlo II Isabella Clara d’Austria, realizzò lo straordinario dipinto oggetto di questa mostra-dossier. L’opera rimase a Mantova fino a che Ferdinando Carlo Gonzaga-Nevers, l’ultimo duca della casata e il figlio di Carlo II e Isabella Clara, fu dichiarato “fellone” e dovette riparare a Venezia e Padova. Da lì si disperse il patrimonio ricostituito dai signori della Mantova barocca e infatti nel 1711 la grande tela fu ammirata dall’ambasciatore inglese a Venezia, il quale ne suggerì l’acquisto. Il dipinto giunse effettivamente in Inghilterra e lì rimase, nella collezione Methuen, fino al 1920, quando rientrò in Italia. Tornò nel nostro Paese, ma lo Stato allora non riuscì ad acquistarlo e quindi rimase in collezione privata fino a pochissimi mesi fa, quando Palazzo Ducale è riuscito ad assicurarsi l’opera, grazie alla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura.

La grande tela, che presenta una complessa e fastosa veste allegorica, che riconduce la celebrazione della casata Gonzaghesca nella presentazione delle età dell’uomo, è un’opera che come poche altre può illustrare la magnificenza del barocco e l’arte di un artista, il Grechetto, che nel Seicento lavorò nella natia Genova, a Roma, Venezia e in numerose altre città, fino a trasferirsi a Mantova tra il 1661 e il 1664, data della sua scomparsa; un memoriale in stucco nel duomo cittadino ne ricorda la sepoltura.

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“Della ricca produzione di opere che Grechetto realizzò per i signori di Mantova – afferma il direttore di Palazzo Ducale Stefano L’Occaso – nulla rimaneva in città; il ritorno della grande ‘Allegoria della casata Gonzaga-Nevers’ assume quindi un particolare valore simbolico, oltre a essere una delle acquisizioni più significative di sempre del Museo. L’impegno della Direzione Generale Musei perché l’operazione trovasse buon esito è la dimostrazione della centralità di Mantova nel sistema museale nazionale”.

A corredo del percorso espositivo saranno presentati alcuni ritratti gonzagheschi: quelli di Isabella Clara d’Austria, committente dell’opera, di suo marito Carlo II e del figlio Ferdinando Carlo, che sarà l’ultimo duca della casata a governare su Mantova. Queste opere sono in prestito dalla Fondazione di Palazzo D’Arco e da un’importante collezione storica.

A curare l’illuminazione delle opere il light designer Francesco Murano, tra i più noti progettisti di luci per le esposizioni d’arte in Italia.

Al termine dell’esposizione la grande tela (le cui dimensioni esatte sono 217.5 centimetri di altezza per 304.5 centimetri di larghezza) verrà spostata nell’Appartamento di Vincenzo I in Corte Vecchia, sempre all’interno del percorso di visita di Palazzo Ducale, per essere inserita in un nuovo allestimento dedicato alle collezioni seicentesche.

La mostra sarà accompagnata da un servizio di visite guidate su prenotazione con partenza a orario fisso tutti i venerdì pomeriggio alle ore 14.30 e 16.30 e sabato alle ore 9.30, 11.30, 14.30, 16,30 a partire dal 28 aprile. Il percorso guidato, a cura del personale di accoglienza di Palazzo Ducale, approfondisce l’epoca di Carlo II Gonzaga-Nevers e in particolare la sua committenza artistica, concludendosi con una visita alla mostra dossier davanti al dipinto del Grechetto. Per partecipare al percorso occorre prenotarsi via telefono allo 0376 352100, numero attivo dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle 13. La mostra sarà infine corredata da una serie di conferenze dedicate al Barocco a Mantova, illuminando i fasti dei grandi spettacoli, della musica, del teatro, degli apparati effimeri che caratterizzarono quell’epoca, il Seicento.

Scarica qui l'opuscolo in pdf che illustra la mostra

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07/04/23

Riapre Corte Nuova

Arricchita la Wunderkammer di nuovi reperti, ritoccato l’allestimento dell’Appartamento di Troia di Giulio Romano, concluso il restauro della Galleria dei Mesi, quasi terminato quello dei fronti interni del Cortile della Cavallerizza e riaperta la monumentale Galleria della Mostra con qualche piccola novità, la direzione di Palazzo Ducale è pronta ad aggiungere alla sua già ricca proposta museale un importante percorso. I numerosi visitatori che si prevedono affollare la reggia dei Gonzaga durante questo weekend pasquale potranno godere di un ampio percorso che attraversa tutta la Corte Nuova, dalla Sala di Manto fino alle Gallerie Metamorfosi, con il consueto biglietto d’ingresso al museo. Di seguito un elenco di tutte le novità che troveranno i visitatori lungo il percorso museale a partire da sabato 8 aprile.

APPARTAMENTO DI TROIA
L’Appartamento di Troia progettato da Giulio Romano per Federico II Gonzaga intorno agli anni Trenta del Cinquecento è uno dei gioielli di Palazzo Ducale di Mantova. I quattro ambienti visitabili – la Sala dei Cavalli, la Camera delle Teste, il Camerino dei Cesari e la Sala di Troia – ospitano l’importante collezione di statuaria classica, una delle più prestigiose del nord-Italia, che si pone in stretta relazione con i soggetti mitologici dell’apparato decorativo cinquecentesco.

I lavori di riallestimento, affidati all’architetto Giampaolo Benedini, hanno ripristinato la continuità prospettica che, dalla Sala di Manto fino alla Galleria dei Mesi, attraversa la Sala di Troia. Precedentemente, infatti, lo scorcio era interrotto da un grande pannello espositivo con i bassorilievi: ora l’elemento è stato suddiviso in due parti distinte lasciando libero il tratto centrale. In questo modo è resa nuovamente apprezzabile la continuità visuale lungo gli ambienti, elemento importante del progetto giuliesco. Inoltre, è stato qui collocato il celebre marmo Ciampolini, in passato appartenuto allo stesso Giulio Romano, il quale lo citò espressamente nell’episodio dell’Iliade detto Lotta sul corpo di Patroclo affrescato sul lato nord della volta nella Sala di Troia. Le due opere – l’affresco e il rilievo che ne fece da modello – sono dunque oggi esposte una vicina all’altra, in modo da consentire al pubblico di apprezzare questa particolare relazione figurativa. Il rilievo Ciampolini è un frammento di un architrave di un monumento romano raffigurante una battaglia tra Romani e Galli: gli abiti e le armi dei soldati, con cimieri, scudi rotondi, lorica a maglie di ferro o squamata, le peculiarità degli avversari con lunghe brache, cinture in vita o completamente nudi con scudi esagonali, non lasciano dubbi sull’identificazione della scena. Si tratta di una battaglia delle campagne galliche del I secolo a.C., che Giulio Romano recupera nell’invenzione che sottende l’esecuzione dell’affresco sulla volta.

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Il marmo, già collocato lungo un lato del portico del Cortile d’Onore nel lapidarium di Palazzo Ducale, ha una storia interessante. La denominazione del rilievo deriva dal collezionista di antichità Giovanni Ciampolini, vissuto a Roma tra quindicesimo e sedicesimo secolo. Il fregio in questione apparteneva alla sua collezione, nella casa presso Campo de’ Fiori, e godeva di una certa fama. Giulio Pippi, cioè Giulio Romano, e il suo amico Gian Francesco Penni, entrambi già allievi di Raffaello, acquistarono la collezione dagli eredi di Giovanni Ciampolini nel 1520. Non sappiamo con esattezza quando l’opera entrò a far parte della collezione dei Gonzaga. Potrebbe essere stata ceduta dallo stesso Giulio Romano in vita; in ogni caso, la raccolta di antichità di Giulio fu dispersa da suo figlio, Raffaello, dopo la morte del padre (1546).

Oltre al rilievo Ciampolini, sarà ancora possibile ammirare altri pezzi importanti della collezione di arte antica: tra questi si possono citare il fronte del sarcofago che raffigura il Mito di Endimione (fine II sec. / inizio III sec. d.c.) esposto nella Camera delle Teste, l’Amazzonomachìa (metà II sec. d.C.) e il bassorilievo con Le fatiche di Ercole appartenuto a Vespasiano Gonzaga, entrambi esposti nella Sala di Troia (170-180 d.c.).

GALLERIA DEI MESI
I restauri per il consolidamento della volta, come precedentemente annunciato, sono terminati da pochi giorni. Il lavoro è stato diviso tra restauro dell’intradosso – la parte a vista della volta a botte – e dell’estradosso, ossia la parte accessibile solo dai sottotetti. I due interventi, diversi per tipologia ma strettamente complementari, sono stati finanziati da Palazzo Ducale con i fondi di bilancio. Il progetto del restauro degli affreschi e degli stucchi dell’intradosso è stato realizzato sotto la responsabilità della restauratrice Daniela Marzia Mazzaglia di Palazzo Ducale ed eseguito dalla ditta Lithos srl. L’intervento strutturale, di miglioramento sismico della volta, è stato invece eseguito dalla ditta Lares srl, su progetto dell’ingegnere Giovanni Gualerzi e sotto la responsabilità dell’architetto Antonio Giovanni Mazzeri di Palazzo Ducale.

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La presenza dei ponteggi è stata l’occasione per collocare sulla testata ovest due riproduzioni realizzate con tecniche di scansione tridimensionale dei bassorilievi che originariamente ornavano le parti superiori ai lati del passaggio, di fianco all’esedra di testata. I bassorilievi originali sono a Palazzo Te dai primi dell’Ottocento; nel 1811 furono staccati a massello, per essere destinati alla camera delle Cariatidi di Palazzo Te. Ne furono staccati in realtà solo tre, poiché il Kronos/Saturno che fu realizzato da Giulio Romano intorno al quadrante di un orologio – il primo orologio monumentale di un interno rinascimentale, rimase in sito. Intorno al 2005 fu posta sulla testata est una copia orologio, dell’‘Aurora’; oggi sono state realizzate due copie 3D, sulla testata ovest, del ‘Giorno’ e della ‘Notte’, grazie alla disponibilità della direzione di Palazzo Te, che ha consentito i rilievi, realizzati, assieme alle copie, da AD Metaheritage srl.

LA GALLERIA DELLA MOSTRA
Due sculture in terracotta raffiguranti angeli nell’atto di reggere un cartiglio in bronzo, erano collocate da decenni nella Galleria Nuova di Corte Vecchia, tra la Sala degli Arcieri e la Sala dei Papi. Recentemente le due opere sono state oggetto di un intervento conservativo, anch’esso con finanziamenti statali, affidato a Chiara Ceriotti della ditta Arké, sotto la direzione interna di Daniela Marzia Mazzaglia.

Di pregevole qualità esecutiva, le due sculture presentavano diverse microfratture, probabilmente dovute alle fasi originarie della cottura, e danneggiamenti sul cartiglio. L’analisi ha permesso di rinvenire tracce di due diverse velature (applicazioni di sottili strati di colore) sopra la terracotta: una più antica a finto bronzo e un’altra a finitura bianca. Il restauro ha mantenuto le tracce di queste due stesure, senza integrarle. Esse ci raccontano le diverse fasi della vita delle sculture: dai documenti scopriamo che in origine le statue dovevano essere quattro.

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Il quartetto di statue era stato pensato per ornare le due testate della Galleria della Mostra, il sontuoso spazio espositivo lungo circa 64 metri che i Gonzaga avevano fatto realizzare a cavallo tra Cinque e Seicento per esporvi la loro pinacoteca. All’epoca l’aspetto dei quattro angeli doveva essere caratterizzato dalla patina a finto bronzo, mantenuta almeno fino al 1769, anno in cui si fa menzione degli angeli in un documento, nominando la finitura nerastra a imitazione del bronzo confermata dalle tracce ancora presenti. Una successiva ridipintura bianca, diffusa su tutta la superficie, è da far risalire invece a prima del 1787, data indicata in un inventario dove si fa menzione della collocazione nell’appartamento di Guastalla. Con il cambio di collocazione, presumibilmente, si decise di “aggiornarne” la finitura in gusto neoclassico. Perduta la conoscenza dell’originaria provenienza delle sculture, esse rimasero a ornare la Corte Vecchia. Dai documenti scopriamo che le quattro statue si erano ridotte a due nel corso dell’Ottocento: della seconda coppia che formava il quartetto si sono perse le tracce nei meandri della storia e a oggi non se ne conosce il destino. Negli ultimi decenni le due statue superstiti si trovavano, su alti piedistalli, nella Galleria Nuova.

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Fu il noto studioso mantovano Renato Berzaghi – scomparso pochi anni fa – a scoprire che le terrecotte un tempo erano poste nelle nicchie ai due lati delle testate della Galleria della Mostra e a suggerire il nome del loro autore: Carlo Pallago. Pallago fu un artista fiorentino che aveva lavorato lungamente nella Germania meridionale, con Friedrich Sustris a Burg Trausnitz presso Landshut, con Hubert Gerhard ad Augusta nella chiesa dei Santi Ulrico e Afra, a Kirchheim nel castello dei Fugger e soprattutto a Monaco di Baviera nel Residenz (nel Grottenhof, 1587-1588) e nella chiesa di San Michele. Aveva quindi lavorato negli stessi luoghi e negli stessi anni in cui Antonio Maria Viani aveva operato in Baviera. Se Viani si spostò a Mantova nel 1592, Pallago rimase a Monaco fino al 1596, lavorando soprattutto all’Antiquarium del Residenz, ma nel 1598 lo scultore era sicuramente a Mantova dove, colto dalla malattia, fece testamento indicando in Viani colui che avrebbe dovuto curare le sue esequie; a una figlia dell’architetto cremonese lasciava inoltre una collana con una medaglia d’oro. A Pallago vanno attribuiti i due angeli di terracotta, per le stringenti analogie con le figure in terracotta messe in opera nella chiesa di San Michele a Monaco, in particolare con gli Angeli con i simboli della Passione nel coro e nella navata della chiesa, opera di collaborazione dell’artista fiorentino e Hubert Gerhard. Considerando la presunta collocazione originaria nella Galleria della Mostra, il soggetto delle statue mantovane si dovrà ritenere di natura non religiosa e queste saranno forse interpretabili piuttosto come Vittorie. A conclusione del restauro, si è deciso di riportare le due opere nella Galleria della Mostra, nella loro originaria collocazione, dove il pubblico può attualmente ammirarle.

CORTILE CAVALLERIZZA (fronti interni)
Il Cortile della Cavallerizza è uno degli episodi architettonici più originali del complesso ducale ed è possibile apprezzarlo affacciandosi dalle aperture della Galleria della Mostra. Il restauro – tuttora in corso per quel che riguarda il fronte verso il lago e in fase di completamento anche per la parte inferiore dei prospetti interni – ha consentito l’individuazione e la restituzione di cromie riferibili a una fase, probabilmente di fine Cinquecento, quando l’ampio spazio raggiunse una uniformità architettonica. Ora il cortile può essere apprezzato in tutta la sua vivacità non solo formale ma anche cromatica, attraverso le tenui coloriture ripristinate sugli intonaci. Il lavoro è stato diretto dall’architetto Daniela Lattanzi con il supporto di Daniela Marzia Mazzaglia e condotto dalla ditta Carena e Regazzoni di Cremona, per la BRC di Genova, appaltatrice della complessità dell’intervento.

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WUNDERKAMMER
Chiude il percorso su Corte Nuova l’insolita collezione composta da reperti del mondo animale, vegetale e minerale della Wunderkammer gonzaghesca una sorta di enciclopedia tridimensionale del mondo visibile in un’epoca in cui scienza, folklore e mito si fondevano in una sintesi curiosa e bizzarra. Un coccodrillo, un dente di narvalo (il corno dell’unicorno), un armadillo, un raro bezoar, una mascella di squalo, fossili, pietre, lapislazzuli e altri reperti esposti a rievocare lo stupore di una collezione irripetibile, che affascinò viaggiatori e scienziati da tutta Europa nel corso dei secoli passati.

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È ampliata e riccamente integrata la sezione dedicata alle conchiglie, a ricordarci la ricchezza di «Conchyliorum, Concharum, et Turbinatorum, quae a longinquis maribus allata, colorum varietate contendere inter se videntur» (conchiglie provenienti dai più remoti mari che gareggiano tra loro per forme e colori) descritte nel 1622. Sono presenti ancora i «Pessi marini et altri animali monstruosi» che già “ornavano” nel primo Cinquecento lo studiolo di Federico II; è presente una zampa d’elefante, simile a quella già ricordata in Palazzo Ducale nel 1601 da un francese, Pierre Bergeron («un pied tout entier de la grand beste»); le punte di freccia di selce, note allora come ceraunia, che si ritenevano i “fulmini pietrificati”. Al mondo dei simboli rimanda il camaleonte – ricordato già nella trattatistica medievale e rinascimentale come simbolo di versatilità (in termini positivi) – e la galleria accoglie oggi anche un pavone bianco. Nel 1593 se ne attendeva una coppia in dono da Firenze, dalla corte dei Medici, con i quali i Gonzaga erano imparentati. All’epoca questi uccelli giravano liberi per i giardini, così come nelle sale del Palazzo si potevano veder volare uccelli del paradiso e pappagalli tropicali.

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28/03/23

Giugno al Ducale

Cari visitatori, vi ricordiamo che, anche nel mese di giugno, è attivo tutti i sabati e le domeniche alle ore 10.10, 11.10, 15.10 e 16.10 il servizio di visite guidate con partenza a orario fisso al costo di €7 (gratuito bambini fino ai 6 anni). Durante le prime domeniche del mese (ingresso gratuito) è disponibile anche l'orario delle 12.10.

Venerdì 2 giugno e domenica 4 giugno 2023 l'ingresso ai musei statali sarà gratuito, con possibilità di prenotazione al costo di € 1. 
Venerdì 2 giugno le visite a orario fisso partiranno alle ore 10.10, 11.10 e 15.10.

È possibile effettuare tutte le prenotazioni tramite call center 041 2411897 o via internet www.ducalemantova.org, selezionando la relativa fascia oraria.

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VISITE ACCOMPAGNATE Itinerari del Barocco a Palazzo Ducale

Dal 28 aprile fino al 22 luglio 2023 (escluso il 2-3 giugno 2023) visite accompagnate e illustrate a cura del personale di accoglienza del museo intitolato "Itinerari del Barocco a Palazzo Ducale", con partenza a orario fisso tutti i venerdì (ore 14.30 e 16.30) e i sabati (ore 9.30, 11.30, 14.30, 16,30). Iscrizioni allo 0376 352100 (attivo dal martedì alla domenica 9.00-13.00), ingresso con qualsiasi biglietto da €5 in su o abbonamento.

 

TRAME SONORE Festival internazionale di Musica da Camera 31 maggio – 4 giugno 2023

 

Giornate europee dell’Archeologia 16 – 18 giugno 2023

 

RASSEGNA RISONANZE DUCALI concerti serali in museo alle 20.30 con cocktail di benvenuto alle 19.30 nel Cortile d’Onore:

Venerdì 9 giugno 2023, ore 20.30, Galleria degli Specchi, Associazione Filarmonica Rovereto (quartetto d’archi, voce recitante, illustratrice, danza/mimo) “Mozart, Ninette e la danza

Sabato 24 giugno 2023, ore 20.30, Galleria degli Specchi, “Jewels for Monteverdi’s book of madrigals”, Monteverdi Choir&orchestra, sir John Eliot Gardiner

 

MANTOVA BAROCCA ciclo di conferenze di approfondimento mostra “Un pittore di gran maestria. Il Grechetto torna a Mantova”

9 giugno, ore 17.00, Palazzo Ducale Atrio Arcieri, Augusto Morari "Le incisioni del Grechetto: acqueforti e monotipi"

15 giugno, ore 17.00, Accademia Virgiliana, Sala Ovale, Roberta Piccinelli "La committenza dei Gonzaga-Nevers"

22 giugno, ore 17.00, Palazzo Ducale, Atrio Arcieri, Paola Besutti "La musica sotto Carlo II Gonzaga-Nevers"

29 giugno, ore 17.00, Palazzo Ducale, Atrio Arcieri, Giulia Marocchi "L’iconografia dell’Allegoria dei Gonzaga-Nevers del Grechetto"

 

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27/03/23

Benvenuto!

ORARI DI PALAZZO DUCALE e MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE
da martedì a domenica dalle 8.15 alle 19.15 (ultimo ingresso 18.20). Il Museo Archeologico Nazionale alla domenica e nei festivi è aperto dalle 14.00 alle 19.15.
Orario apertura biglietteria: dalle 8.15 alle 18.15.
Il Museo è chiuso al LUNEDI e il 25 dicembre.
Il bookshop: aperto da martedì a domenica dalle 10.00 alle 19.00

Prenota i biglietti online su www.ducalemantova.org. Puoi farlo anche via call center chiamando il numero 041 2411897 oppure recandoti direttamente presso la biglietteria in Piazza Sordello 40 a Mantova. Si consiglia di presentarsi in biglietteria almeno 15 minuti prima dell’orario prenotato per poter effettuare tutte le operazioni necessarie: l’orario prenotato, infatti, si riferisce all’ingresso al percorso museale.

Sei un tour operator? Scrivici all'indirizzo email dedicato per fissare le tue prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Vuoi sapere di più sui costi dei biglietti? Premi qui

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21/03/23

Calendario attività didattiche di primavera

Pubblichiamo il nuovo calendario di aprile e maggio 2023 con le visite guidate per famiglie e dei nuovi laboratori didattici rivolti ai più piccoli a cura dei Servizi Educativi del Museo Archeologico Nazionale. Sono occasioni divertenti e istruttive per passare un sabato al museo con tutta la famiglia in compagnia delle nostre operatrici Daniela BenedettiVittoria BianchiChiara GradellaAsiah Pinardi.

Per partecipare è necessario prenotarsi compilando gli appositi moduli online. Il costo è di € 5,00 per persona, bambini inclusi (biglietto didattica), da pagare il giorno stesso presso la biglietteria unica di piazza Sordello 40 sotto i portici. Il ritrovo è all'orario indicato già muniti di biglietto davanti all'ingresso del Museo Archeologico Nazionale (piazza Sordello 27).

Buon divertimento!

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CALENDARIO APRILE-MAGGIO 2023

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Sabato 1° aprile, ore 15.30 e ore 17.00
DRESS CODE. COME VESTIVANO I ROMANI
Visita guidata per famiglie 

Un percorso nel Museo Archeologico mette in luce i codici dell’abbigliamento dell’antichità, poiché l'abito e gli accessori variavano a seconda dello stato sociale, del sesso e dell’occasione.
Prenota l'orario delle 15,30
Prenota l'orario delle 17

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Sabato 15 aprile, ore 15 e ore 17
NATUR-ART ATTACK
Laboratorio didattico dai 6 anni in su, volendo accompagnati 

In occasione dell'edizione 2023 di Disegniamo l'arte, promossa dall'Associazione Abbonamento Musei, vi invitiamo a un viaggio sensoriale alla scoperta dei colori, dei profumi e degli odori dei pigmenti "naturali" usati nell'antichità.
Prenota l'orario delle 15
Prenota l'orario delle 17

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Sabato 29 aprile, ore 15,30 e ore 17.00
LA CITTÀ NASCOSTA
Visita guidata per famiglie 

Visita guidata dedicata agli ultimi ritrovamenti emersi dal sottosuolo di Mantova, che continua a riservare sorprese e a svelare, tassello per tassello, la sua storia più antica.
Prenota l'orario delle 15.30
Prenota l'orario delle 17.00

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Sabato 13 maggio, ore 15 e ore 17
NELL'ATELIER DEL VASAIO
Laboratorio didattico dai 6 anni in su, volendo accompagnati
Fabbricare contenitori in ceramica per tanti usi quotidiani è sempre stata un’esigenza primaria dell’uomo, fin dalle epoche più antiche. Prendendo spunto dai reperti del Museo proviamo a calarci nei panni di un antico vasaio che, per creare capolavori, aveva a disposizione solo le sue abili mani e realizziamo un vasetto alla maniera preistorica.
Prenota l'orario delle 15
Prenota l'orario delle 17

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Sabato 27 maggio, ore 15,30 e ore 17.00
IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI MANTOVA: UN TUFFO NEL PASSATO
Visita guidata per famiglie 

Un viaggio alla scoperta del Museo Archeologico, per conoscere più da vicino alcuni dei suoi tesori più preziosi.
Prenota l'orario delle 15.30
Prenota l'orario delle 17.00

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20/03/23

OPERA TUA: aiutaci con il tuo voto!

Il dipinto di Palazzo Ducale "L'incoronazione di spine" della pittrice seicentesca Lucrina Fetti partecipa al contest "Opera Tua" di Coopalleanza 3.0. In palio il finanziamento del restauro, aiutaci con il tuo voto, basta un click al link qui sotto!

https://www.coopalleanza3-0.it/prodotto-coop/votazioni-opere.html

Lucrina Fetti giunse a Mantova nel 1614 assieme al fratello Domenico, chiamato dai Gonzaga come pittore di corte. Lucrina era una pittrice, fatto non certo comune per una donna del Seicento. Diverse sue opere sono conservate nelle collezioni di Palazzo Ducale di Mantova: tra queste troviamo una "Incoronazione di spine" (1629) ispirata a un analogo dipinto di Ludovico Carracci. L'opera, di proprietà dell'Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Mantova, necessita di un buon restauro per poter essere nuovamente esposta lungo il percorso di visita.

Puoi aiutare il museo di Palazzo Ducale a ottenere da Coopalleanza 3.0 un finanziamento per il restauro di questo dipinto, basta qualche secondo del tuo tempo e un semplice click. Il patrimonio culturale italiano è ricco di capolavori ma è necessario rivolgere la propria attenzione anche alle opere meno note, che hanno maggiori difficoltà a trovare fonti di finanziamento per i loro restauri. Questo dipinto è testimonianza importante dell'attività di una delle rare pittrici dell'epoca e pertanto vorremmo consentirgli di attraversare i secoli nelle migliori condizioni possibili.

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14/03/23

Riapre la Wunderkammer

Riapre la Galleria delle Metamorfosi con la sezione museale dedicata alla Wunderkammer dei Gonzaga, un’insolita collezione composta da reperti del mondo animale, vegetale e minerale, una sorta di enciclopedia tridimensionale del mondo visibile in un’epoca in cui scienza, folklore e mito si fondevano in una sintesi curiosa e bizzarra. Un coccodrillo, un dente di narvalo (il corno dell’unicorno), un armadillo, un raro bezoar, una mascella di squalo, fossili, pietre, lapislazzuli e altri reperti esposti a rievocare lo stupore di una collezione irripetibile, che affascinò viaggiatori e scienziati da tutta Europa nel corso dei secoli passati.

Da martedì 14 marzo 2023 il pubblico può dunque nuovamente visitare questa sezione dell’ampio percorso museale di Palazzo Ducale con il biglietto del museo da €9 (senza Camera degli Sposi) o da €15 (con Camera degli Sposi), tutte le mattine dal martedì al sabato ore 8.20 fino alle 13.45.

L’allestimento è stato perfezionato e arricchito da alcuni stupefacenti reperti che andranno ad integrare la già nutrita e curiosa esposizione e che ancora una volta evocano i fasti dell’età dei Gonzaga. È ampliata e riccamente integrata la sezione dedicata alle conchiglie, a ricordarci la ricchezza di «Conchyliorum, Concharum, et Turbinatorum, quae a longinquis maribus allata, colorum varietate contendere inter se videntur» (conchiglie provenienti dai più remoti mari che gareggiano tra loro per forme e colori) descritte nel 1622. Sono presenti ancora i «Pessi marini et altri animali monstruosi» che già “ornavano” nel primo Cinquecento lo studiolo di Federico II; è presente una zampa d’elefante, simile a quella già ricordata in Palazzo Ducale nel 1601 da un francese, Pierre Bergeron («un pied tout entier de la grand beste»); le punte di freccia di selce, note allora come ceraunia, che si ritenevano i “fulmini pietrificati”. Al mondo dei simboli rimanda il camaleonte – ricordato già nella trattatistica medievale e rinascimentale come simbolo di versatilità (in termini positivi) – e la galleria accoglie oggi anche un pavone bianco. Nel 1593 se ne attendeva una coppia in dono da Firenze, dalla corte dei Medici, con i quali i Gonzaga erano imparentati. All’epoca questi uccelli giravano liberi per i giardini, così come nelle sale del Palazzo si potevano veder volare uccelli del paradiso e pappagalli tropicali.

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Il percorso della Wunderkammer va a stabilirsi dunque come elemento permanente dell’offerta museale di Palazzo Ducale di Mantova, offrendo un diversivo insolito e curioso rispetto al tradizionale itinerario composto da dipinti, sculture e ambienti monumentali appetibile anche per le scuole e per le famiglie.

«Il percorso rimane in potenziale crescita – afferma il direttore di Palazzo Ducale Stefano L’Occaso – anche grazie alla duttilità dei sistemi espositivi, conferita all’allestimento dal progetto di Massimo Ferrari e dei suoi collaboratori. Questa sezione del Museo è pensata per destare curiosità e innescare una riflessione sulla cultura del Rinascimento e sui gusti dell’epoca, quando un bezoar aveva un valore pari o superiore a un importante dipinto di Tiziano o di Caravaggio: un rapporto gerarchico che oggi può stupire, ma che era giustificato dalla estrema rarità dei reperti che, raccolti dalle più diverse parti del mondo, giungevano a Mantova per dare lustro ai Gonzaga».

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03/03/23

Festa della donna al Ducale

Mercoledì 8 marzo 2023 ricorre la festa della donna: il Ministero della Cultura offre a tutte le festeggiate l'ingresso gratuito nei musei statali e Palazzo Ducale è ben felice di aderire all'iniziativa. Per arricchire la propria visita è possibile iscriversi al percorso guidato dedicato ai luoghi di Isabella d'Este che si svolgerà per le ore 9.30 e per le 11.30. La visita, a cura del personale AFAV di Palazzo Ducale, dura circa un'ora e mezza, è gratuita con un qualsiasi biglietto d'ingresso al museo (almeno €5) e consente di esplorare anche parti solitamente chiuse al pubblico. Per prenotarsi o per chiedere informazioni è sufficiente chiamare il 0376 352100.

Vi informiamo inoltre che, per l'intera giornata dell'8 marzo 2023, le Associazioni Sindacali SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE, CUB, USB, ADL COBAS e COBAS SANITÀ UNIVERSITA E RICERCA, hanno proclamato lo sciopero generale di tutte le lavoratrici e lavoratori di tutti i settori pubblici, privati e cooperativi. Allo sciopero hanno aderito le Associazioni Sindacali USI-CIT, USI EDUCAZIONE, CUB SANITA' e USB PI. Palazzo Ducale garantisce l’apertura consueta del museo dalle ore 8.15 alle ore 13.30 (eventuale ultimo ingresso 12.30); per l'apertura del pomeriggio vi preghiamo di controllare il giorno stesso sul nostro sito l'eventuale chiusura totale o parziale del percorso sulla base delle adesioni allo sciopero.

Buon otto marzo a tutte, vi aspettiamo!

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