20/11/24

Avviso di manifestazione di interesse per attività supporto didattica museale

Segnaliamo che è stato pubblicato nella sezione Amministrazione Trasparente l'avviso di manifestazione di interesse per il conferimento di n. 2 incarichi individuali di lavoro autonomo occasionale per il supporto alle attività di didattica museale presso il Palazzo Ducale di Mantova.

Le candidature dovranno pervenire a mezzo PEC all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre le ore 23:59 del 02/12/2024.

 

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12/11/24

Giornata internazionale delle persone con disabilità 2024

Palazzo Ducale è partner dell’iniziativa All-in-Rock organizzata dall’Associazione Casa del Sole onlus di Mantova che si terrà sabato 30 novembre 2024 al PalaUnical di Mantova: si tratta del primo concerto integrato in Italia ad alta accessibilità, in cui si favorisce l’accesso di cittadini con disabilità plurime. Quest’anno si esibiranno sul palco i Nomadi e Alberto Bertoli.
Tutti i dettagli organizzativi dell’iniziativa sul sito dell’Associazione Casa del Sole onlus e biglietti su TicketOne.
Palazzo Ducale sostiene l’iniziativa riconoscendo una riduzione sul biglietto di ingresso per la visita del museo (da €15 a €9) ai visitatori che si presenteranno alla biglietteria di piazza Sordello con il biglietto del concerto nelle giornate di sabato 30 novembre 2024 o martedì 3 dicembre 2024.

In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità inoltre il 3 dicembre 2024 alle ore 10.00 le storiche dell’arte Giulia Marocchi e Silvia Merigo con Lara Zanetti dei Servizi educativi del museo organizzano una visita sperimentale integrata, aperta a tutti, al nuovo allestimento del piano terra del Castello di San Giorgio, dedicato alle raccolte rinascimentali.

Informazioni e prenotazione obbligatoria (possibilmente entro il 27.11.2024) tel. 0376 352104 (lun-ven 8.00-15.00) Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ingresso gratuito per persone con disabilità e un accompagnatore.

 

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08/11/24

Giocare e farsi gioco. I Gonzaga e le meraviglie dei giardini scomparsi

Venerdì 22 e venerdì 29 novembre 2024, alle ore 17.30 nell'Atrio degli Arcieri si terrà una doppia conferenza del prof. Paolo Carpeggiani - membro del Comitato Scientifico della reggia gonzaghesca e professore emerito presso il Politecnico di Milano - intitolata "Giocare e farsi gioco. I Gonzaga e le meraviglie dei giardini scomparsi".

La conferenza è gratuita e aperta al pubblico, fino a esaurimento posti. È gradita la prenotazione telefonando al 0376 352100 (numero attivo dal martedì alla domenica ore 8.30-13.30) oppure direttamente ai seguenti link:

Voglio iscrivermi alla conferenza di venerdì 22 novembre ore 17.30

Voglio iscrivermi alla conferenza di venerdì 29 novembre ore 17.30

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Nel Musée des Beaux-Arts di Rouen è esposto un dipinto (fine '500) del pittore fiammingo Sebastian Vrancs dal titolo "Fête dans le jardin du Duc de Mantoue". L'opera, di interpretazione assai problematica, testimonia comunque in qual misura fossero rinomati, allora e ben oltre i confini mantovani, i giardini dei Gonzaga.

I più significativi di quei giardini, con le contigue residenze, sono scomparsi. A cominciare da Marmirolo, collegato a Mantova da un magnifico viale alberato, tema di un sonetto di Torquato Tasso in veste di poeta cortigiano. Per Marmirolo nel 1523, da Roma, due anni prima del definitivo trasferimento a Mantova, Giulio Romano inviò progetti per il giardino e la residenza dominicale. Dalle fonti letterarie sappiamo che il giardino era caratterizzato da spettacolari giochi d'acqua;  e non meno era celebrato per la presenza di una grande quantità di alberi da frutta e di vigne, gli stessi soggetti che possiamo cogliere negli arazzi dei Gonzaga.

Destinato al giardino di Marmirolo, nel tardo '500 Bernardino Facciotto progettò, per il diletto dei cortigiani, un padiglione con ambienti riservati ai giochi con la palla: nella fattispecie la palla al bracciale (antenata del gioco del tamburello), la pallacorda (poi tennis), il biliardo. Erano riservati alla palla al bracciale ("ballon" per i Francesi, niente a che vedere con il calcio, praticato a Firenze) anche il Cortile del Pallone entro il Palazzo Ducale di Mantova, e il Cortile del Guazzatoio nel Palazzo della Pilotta ("pelota") di Parma.

Il parco di Goito si estendeva a fianco della rocca, molto cara a Guglielmo Gonzaga. Era diviso in due settori, uno popolato di animali selvatici, una vera e propria riserva di caccia; un altro con funzione di giardino. Qui era una grande fontana, che prevedeva una "burla", la presenza di una isoletta che si inabissava sotto il peso dei visitatori per il divertimento di chi era rimasto all'asciutto. La struttura architettonica della fontana di Goito costituirà lo scheletro della tuttora esistente Villa d'Arco Moschini.

Anche la Favorita, sontuosa residenza gonzaghesca eretta nel primo quarto del '600 a settentrione di Mantova, oltre il Lago Superiore, era dotata di un grande giardino, per il quale il romano Girolamo Rainaldi, rinomato architetto giardiniere, disegnò (1618) una serie di "gabbatoi", automi che spruzzavano acqua nei confronti di chi si avvicinava. Erano previsti anche movimenti coreografici ed effetti sonori, attivati da macchine idrauliche: "il ballo delle Ninfe, il calpestar de' cavalli, il sonar degl'organi, de' piferi, e canto degl'ucelli". Gli automi proposti dal Rainaldi trovano puntuali riscontri nel trattato "Les raison des forces mouvantes ..." pubblicato nel 1615 dal grande ingegnere, francese e ugonotto, Salomon de Caus, ideatore dell'Hortus Palatinus di Heidelberg. Quanto agli organi idraulici, per chi vorrà udirne il suono, nelle giuste occasioni sono ancora in funzione, per esempio, nel giardino di Villa d'Este a Tivoli e nei giardini del Quirinale a Roma.

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24/10/24

Una nuova importante acquisizione alle collezioni ducali

ACQUISITO UN IMPORTANTE DIPINTO GIOVANILE DI GIUSEPPE BAZZANI
Arriva a Palazzo Ducale un’altra opera del più celebre pittore mantovano

Le collezioni di Palazzo Ducale di Mantova si arricchiscono di un dipinto di Giuseppe Bazzani (1690-1769), importante artista del Settecento e forse il più abile artista di natali mantovani. Il dipinto rappresenta "Cristo e i pellegrini sulla via di Emaus", una delle prime apparizioni di Gesù dopo la Resurrezione (Luca 24,13-24).

L’importanza dell’opera consiste nell’offrire un fondamentale appiglio cronologico utile a ricostruire la carriera del pittore e soprattutto il periodo giovanile. Difatti, la prima opera certa di Bazzani è la pala di San Luigi della chiesa di Borgoforte, del 1729. La critica in passato ha sostenuto una vocazione tardiva del pittore o addirittura una conversione alla pittura in tarda età, dopo un’attività come «esperto di oggetti d’arte», come supposto da Flavio Caroli. Questa soluzione sembra però insoddisfacente, poiché è noto che gli artisti iniziavano a lavorare in età giovanile e perché chi poteva permettersi di dedicarsi all’arte solo in tarda età erano i cosiddetti “dilettanti”: nobili e aristocratici che praticavano l’arte per svago, non per mestiere. Bazzani invece fu certamente pittore di mestiere: e con quali doti! Nato nel 1690, nel 1705 egli doveva già essere in bottega presso qualche altro artista e nel 1710 poteva già essere relativamente autonomo; nel 1720 era già un artista maturo.

Pochi appunti si potrebbero avanzare circa il catalogo delle opere di Bazzani, costruito in maniera inappuntabile da Nino Giannantoni, Nicola Ivanoff, Chiara Tellini Perina e infine Flavio Caroli, senza contare le numerose aggiunte di altri studiosi. La sfida non riguarda quindi l’autografia, ma la cronologia delle opere di Bazzani e in particolare la sua produzione giovanile. Il dipinto appena acquisito è prezioso anche per questo.

Nell’inventario steso alla morte di Domizio Zampolli, notaio e cancelliere vescovile, nel 1727, compaiono «Due quadri compagni in tela», la cui descrizione calza a pennello con due dipinti che alla metà del Novecento erano nella collezione Heimann di Los Angeles: il Cristo in casa della Maddalena e l’Incontro in Emaus. Le due opere, nate come una coppia, furono separate diversi decenni fa: infatti, il Cristo in casa della Maddalena si conserva oggi presso l’Harvard Art Museum di Cambridge (Massachusetts). La possibilità di disporre di un termine cronologico per il Cristo in Emaus, anteriore quindi senz’altro al 1727 e databile con buona approssimazione al 1720-1725, è questione di notevole importanza per meglio comprendere l’opera di Bazzani, poiché va a colmare un vuoto nella cronologia dell’artista e ce lo mostra trentenne, già artista maturo e pienamente maestro della sua arte.

Palazzo Ducale ha acquisito l'opera proveniente da collezione privata tramite la Galleria Mossini e grazie, ancora una volta, al contributo della Direzione Generale Musei di Roma.

«Il dipinto incrementa le collezioni permanenti del Museo di Palazzo Ducale – dichiara il direttore di Palazzo Ducale di Mantova Stefano L’Occaso – e un grazie va alla Galleria Mossini di Mantova. Sono fiero dell’acquisizione, perché – nell’ampio catalogo di Bazzani – quest’opera riveste un ruolo importante, speciale, quasi unico. L’altro sincero ringraziamento va al prof. Massimo Osanna, direttore generale del Ministero della Cultura, a tutto il suo staff e al Comitato Tecnico Scientifico che, ancora una volta, ha accolto una proposta di Palazzo Ducale: è dal 2020 che ci stiamo impegnando in una costante campagna di acquisizioni, puntualmente supportata dal Ministero».

«Il Museo di Palazzo Ducale – afferma Massimo Osanna, Direttore generale Musei – sta portando avanti una serie di recuperi del patrimonio artistico alla quale la Direzione generale Musei è lieta di contribuire. In pochi anni non solo sono stati acquisiti l’arazzo di Giulio Romano con gli ‘Eroti’ di Filostrato e la preziosa ‘Allegoria della casata Gonzaga Nevers’ del genovese Grechetto, ma sono tornati al museo anche i ritratti gonzagheschi, fra cui il ‘Ritratto dell’incoronazione’ del duca Vincenzo I. Questi recuperi sono il significativo esito della politica di arricchimento delle collezioni permanenti del museo e, in generale, del patrimonio culturale nazionale: all’incrementata offerta espositiva, focalizzata sul ruolo storico dei Gonzaga, corrispondono anche nuove possibilità di studio e ricerca per la comunità scientifica».

 

 

 

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20/09/24

LE STANZE RISCOPERTE. Neoclassicismo inedito nell’Appartamento Ducale

LE STANZE RISCOPERTE. Neoclassicismo inedito nell’Appartamento Ducale
Appartamento di Vincenzo Gonzaga

 

Le sale saranno aperte al pubblico dal 28 settembre 2024

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2024 sabato 28 e domenica 29 settembre 2024 saranno visitabili alcuni spazi di Corte Vecchia, sin qui chiusi al pubblico: si tratta di tre ambienti di dimensioni contenute – la Camera di Giove e Giunone, la Camera di Leda e la cosiddetta Stufetta – che hanno rivelato decorazioni di epoca neoclassica e che sono visibili ora in un nuovo allestimento a conclusione di un importante intervento di restauro.

Nel 2023 fu avviata una manutenzione delle logore stoffe novecentesche che rivestivano le pareti dei tre ambienti, ma sotto di esse emersero pitture neoclassiche, in diverso stato conservativo.

Queste pitture appartengono a una vastissima campagna decorativa occorsa in ampia parte della Corte Vecchia nel 1812-1813, in epoca napoleonica. Le decorazioni interessarono la sala del Pisanello, dei Papi, la Galleria Nuova, la Sala degli Arcieri e tutto l’Appartamento Ducale; documenti d’archivio permettono di precisare il nome del pittore, il lariano Agostino Comerio, incaricato di dipingere tutte queste sale, con l’assistenza di Alessandro Ferraresi, di Carlo Bustaffa e, probabilmente, anche di Giuseppe Canella. Il 99% di questi interventi decorativi di primo Ottocento fu cancellato in occasione di una campagna di lavori portata avanti da Paccagnini negli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento: andarono perduti non soltanto gli apparati puramente ornamentali, ma anche vari inserti figurativi, poiché solo parte di essi furono strappati e conservati, venendo per la maggior parte eliminati. Alcune decorazioni furono però semplicemente nascoste sotto stoffe e sono riemerse lo scorso anno. Lo stato conservativo era però disomogeneo e quindi si è deciso di restaurare tutte le tracce pittoriche emerse a parete, ma di lasciare in vista solo quelle della Stufetta, molto ben conservate. Questo ambiente ci offre quindi oggi una preziosa testimonianza di quella perduta campagna decorativa di epoca napoleonica e del talento di Agostino Comerio, il quale in seguito divenne professore dell’Accademia di Brera, a Milano.

I Camerini sono stati oggetto di un lungo intervento conservativo che ha coinvolto diverse ditte, casualmente tutte bresciane: Ilaria Mensi e Alessandra Didonè per le prime fasi di rivelazione e pronto intervento delle pitture emerse, poi restaurate dalla ditta Marchetti&Fontanini, mentre i pavimenti sono stati oggetto d’intervento da parte di Massimo Ziliani e Ida Gervasoni. Nelle camere di Giove e Giunone e di Leda sono state ripristinate tappezzerie alle pareti a cura di Ambientazioni Carraro di Venezia e le stanze vengono ad accogliere un allestimento stabile, con luci di Francesco Murano e Luisa Quintiliani, con ritratti gonzagheschi e con dipinti di soggetto sacro e di piccolo formato, che includono anche numerose scoperte: opere riemerse dai depositi, opere restaurate e recentissime acquisizioni.

Dichiara Stefano L’Occaso, direttore di Palazzo Ducale: «La scoperta delle pitture di Comerio, perfettamente integre nella Stufetta, è stata una grande e felicissima sorpresa, che non soltanto getta luce su una fase poco conosciuta del Palazzo Ducale, la seconda dominazione napoleonica, ma che ci ha anche consentito di ripensare l’allestimento di questi spazi, in un’ottica di progresso ampliamento del percorso espositivo e dell’impiego delle infinite potenzialità del museo».

I Camerini saranno visitabili durante le Giornate Europee del Patrimonio 2024 sabato 28 e domenica 29 settembre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 17.30. Ingresso con biglietto ordinario.

Inoltre, sabato 28 settembre 2024 alle ore 10.30 e alle ore 12.00 sarà possibile iscriversi ad una visita accompagnata ai restaurati camerini neoclassici a cura del personale del Palazzo Ducale di Mantova. Prenotazione via Infopoint tel. 0376 352100 attivo dal martedì alla domenica dalle ore 8.30 alle 13.30. Ingresso con biglietto a partire da €5, servizio guida gratuito.

 

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20/09/24

RINASCIMENTO A MANTOVA Un nuovo allestimento nel Castello di San Giorgio

RINASCIMENTO A MANTOVA
Un nuovo allestimento nel Castello di San Giorgio.

Il principale evento di Palazzo Ducale sullo scorcio del 2024 ha inizio il 25 ottobre, con la presentazione al pubblico di un nuovo allestimento permanente che disegna e completa gli ambienti del piano terra del Castello di San Giorgio con la collezione di pittura e scultura rinascimentale che troverà qui la sua collocazione.

Saranno esposti materiali di proprietà principalmente statale e civica, che illustreranno una straordinaria stagione artistica che iniziò intorno al 1450, quando a Mantova si affermò progressivamente il Rinascimento, incentrato sulla ripresa di forme e ideali classici; indiscusso protagonista di questa età d’oro fu Andrea Mantegna, il quale dominò la scena cittadina per tutta la seconda metà del XV secolo. Gli spazi che ospiteranno il nuovo allestimento, presentano decori databili tra Quattro e Cinquecento, quando il marchese Francesco II Gonzaga abitava queste stanze, poste sul lato settentrionale del Castello e sotto l’appartamento della consorte Isabella d’Este. Proprio la cultura figurativa affermatasi sotto il governo dei due coniugi costituisce l’ultima tappa del percorso che viene presentato, attraverso artisti cari ai marchesi di Mantova: da Domenico Morone a Francesco Bonsignori.

Tra i fregi all’antica, le decorazioni “alla moresca” e gli affreschi delle sale, si snoda pertanto un percorso che raccoglie le importanti vestigia di un’epoca che parte dalla metà del XV secolo, quando il marchese di Mantova era Ludovico II Gonzaga, per arrivare al 1520 circa, quando iniziò il governo di Federico II Gonzaga, grazie al quale sarebbe giunto a Mantova Giulio Romano, artefice di un nuovo corso per le arti a Mantova, chiudendo definitivamente l’esperienza mantegnesca.

L’esposizione include oltre settanta pezzi: dipinti a tempera, a olio, affreschi strappati, sculture, terrecotte, rilievi in gesso, incisioni: opere di varia natura, che raccontano la straordinaria vivacità culturale e artistica del Rinascimento a Mantova. Molte delle opere esposte, sia dipinti che sculture, sono state appositamente restaurate in vista dell’allestimento e saranno inoltre visibili per la prima volta alcune pitture oggetto di recente acquisizione da parte di Palazzo Ducale.

«Questo nuovo allestimento – dichiara il direttore Stefano L’Occaso – è per me motivo di particolare orgoglio. Deriva da un progetto che avevo lanciato nel 2022, ma i colleghi hanno raccolto la sfida e l’hanno trasformata, con enorme bravura e capacità, in qualcosa che va ben oltre le mie aspettative. A loro va il mio ringraziamento; abbiamo finalmente reso omaggio a una stagione che ha reso Mantova celebre nel mondo: il Rinascimento

La nuova sezione rinascimentale farà parte del percorso di visita del Castello di San Giorgio (con la Camera Picta) senza alcun sovrapprezzo rispetto al consueto biglietto d’ingresso intero (con Castello), ampliando così il percorso di visita con il cortile del Castello, con i portici e con otto sale del piano terreno. L’apertura al pubblico avverrà in occasione delle aperture straordinarie serali programmate per venerdì 25 ottobre (a partire dalle ore 19.00) e sabato 26 ottobre (dalle 18.40) fino alle 23.15 (ultimo ingresso 22.20); venerdì saranno visitabili il Museo Archeologico Nazionale e il Castello di San Giorgio, inclusa la Camera degli Sposi, al costo di €9, mentre sabato sarà aperto il Castello al costo di €5.

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19/09/24

Una nuova donazione a Palazzo Ducale

DONATI TRE DIPINTI CINQUECENTESCHI IN RICORDO DI IPPOLITO CAZZANIGA DONESMONDI
Le collezioni di Palazzo Ducale si arricchiscono di opere attribuite a Lorenzo Costa e Teodoro Ghisi

In ricordo di Ippolito Cazzaniga Donesmondi, collezionista mantovano, sono giunti al Museo di Palazzo Ducale tre bei dipinti cinquecenteschi, di soggetto sacro e di piccolo formato, due dei quali noti agli studi grazie alle ricerche della compianta Chiara Perina.

La studiosa, in un suo articolo del 1966 sulla rivista “Civiltà mantovana” presentava due delle tre opere donate, in pagine che tentavano in maniera pionieristica di dare un volto ai protagonisti della pittura mantovana del secondo Cinquecento: la stagione del pieno Manierismo, che all’epoca era campo di studi ancora vergine e che oggi gode invece di ampia bibliografia.

Chiara Perina partiva dall’analisi di un Cristo davanti a Pilato, ivi “condotto da un bizzarro gnomo vestito di rosso”; un dipinto nel quale, rilevando scarsa originalità, leggeva ancora tracce dell’insegnamento di Giulio e nel quale trovava forme e stile riconducibili a Lorenzo Costa il Giovane (1535-1583), uno dei protagonisti del Manierismo mantovano. L’attribuzione a Costa era suggerita da un inventario del 1833 della marchesa Matilde Della Valle, antica proprietaria dei dipinti. Lo stesso documento riferiva invece a un altro artista mantovano, Teodoro Ghisi (1536 ca.-1601), una seconda tela, quasi gemella, raffigurante Gesù e la Maddalena. Ghisi fu pittore di rilievo nazionale e internazionale: se Costa lavorò a Roma e a Mantova, Ghisi operò anche all’estero: a Seckau, per esempio, in Austria.

La terza opera giunta in dono a Palazzo Ducale e proveniente dalla stessa collezione, quella di Ippolito Cazzaniga Donesmondi e di sua moglie Lidia Gallico, raffigura invece l’Orazione nell’orto ed è del tutto sconosciuta agli studi. Le tre opere sono giunte in Palazzo Ducale anche grazie alla mediazione della Galleria Mossini.

«Queste tele sono un prezioso dono al Museo – dichiara il direttore di Palazzo Ducale di Mantova Stefano L’Occaso – e integrano le nostre conoscenze della pittura mantovana del secondo Cinquecento, un periodo che si è rivelato di grande interesse e qualità e che meriterebbe di essere consacrato con una mostra. Il Cristo davanti a Pilato è probabilmente anch’esso, come aveva già intuito Renato Berzaghi, di mano di Teodoro Ghisi; inoltre, la teletta sembra essere in qualche relazione con la pala d’altare di Ghisi, dello stesso soggetto, che trovai in Sant’Agostino a Como e che è probabilmente quella che l’artista mantovano dipinse per la Certosa di Pavia. Quanto al Cristo nell’orto degli ulivi, di dimensioni leggermente diverse dalle altre due opere, esso potrebbe spettare proprio a Lorenzo Costa il Giovane, ma è ancora presto per esprimersi. Spero, infine, che questo gesto possa essere d’esempio per altri collezionisti: donare a Palazzo Ducale può essere un atto civico, un modo per ricordare una persona cara, per partecipare alla crescita del Palazzo Ducale, la realtà culturale di Mantova che è patrimonio di tutti».

Le opere saranno presto esposte, in seguito a un intervento ora necessario e affidato alla restauratrice mantovana Emanuela Scaravelli, con la direzione del funzionario restauratore di Palazzo Ducale Sara Scatragli.

 

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05/09/24

Presentazione attività didattiche a.s. 2024/2025

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14/08/24

Settembre 2024 a Palazzo Ducale

Cari visitatori, ecco le iniziative del museo di Palazzo Ducale di settembre 2024:

Ogni sabato e domenica del mese è attivo il servizio di visite guidate (include la Camera degli Sposi) con partenze alle ore 10.10, 11.10 e 15.10, 16.10 
Domenica 1° settembre, prima domenica del mese ad ingresso gratuito, servizio visite guidate a partenza fissa alle ore 10.10, 11.10, 12.10, 15.10 e 16.10
Servizio guida €7 a persona, prenotazioni via call center 049 2010262 o web www.ducalemantova.org

Venerdì 6, sabato 7 e venerdì 13 settembreaperture straordinarie serali: il museo rimane aperto in continuità fino alle ore 23.15 (ultimo ingresso 22.20). Sarà attivo il servizio di visita guidata con partenza alle ore 19.10, il sabato 7 anche alle 20.10. Ingresso con biglietto ordinario, servizio guida €7 a persona, prenotazioni via call center 049 2010262 o web www.ducalemantova.org.

Venerdì 6 settembre alle ore 21 visita accompagnata “Sulle tracce di Isabella” percorso dedicato ai luoghi isabelliani a cura del personale di accoglienza di Palazzo Ducale. Ingresso con biglietto a partire da €5, prenotazioni via Infopoint tel. 0376 352100, attivo dal martedì alla domenica dalle ore 8.30 alle 13.30.

Sabato 28 e domenica 29 settembre in occasione delle GEP Giornate Europee del Patrimonio 2024 sabato 28 settembre il museo rimane aperto in continuità fino alle ore 22.15 (ultimo ingresso ore 21.20), apertura serale con ingresso a tariffa speciale di €1 a partire dalle 18.40. Visite guidate a partenza fissa alle ore 19.10 e 20.10 servizio guida €7 a persona, prenotazioni via call center 049 2010262 o web www.ducalemantova.org.

Vi aspettiamo!

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14/08/24

Ottobre 2024 a Palazzo Ducale

Cari visitatori, ecco le iniziative del museo di Palazzo Ducale di ottobre 2024:

- ogni sabato e domenica del mese è attivo il servizio di visite guidate (include la Camera degli Sposi) con partenze alle ore 10.10, 11.10 e 15.10, 16.10 
- domenica 6 ottobre, prima domenica del mese ad ingresso gratuito, servizio visite guidate a partenza fissa alle ore 10.10, 11.10, 12.10, 15.10 e 16.10
Servizio guida €7 a persona, prenotazioni via call center 049 2010262 o web www.ducalemantova.org

- aperture straordinarie serali venerdì 4, venerdì 25 e sabato 26 ottobre il museo rimane aperto in continuità fino alle ore 23.15 (ultimo ingresso 22.20). Venerdì 4 sarà attivo il servizio di visita guidata al percorso ordinario con partenza alle ore 19.10 (servizio guida €7, prenotazioni via call center 049 2010262 o web www.ducalemantova.org, mentre alle ore 21.00 i funzionari di Palazzo Ducale, Giulia Marocchi e Verena Frignani saranno a disposizione del pubblico per una visita ai Camerini neoclassici appena restaurati e presentati al pubblico (ingresso con biglietto a partire da €5, prenotazioni via infopoint tel. 0376 352100 da martedì a domenica dalle 8.30 alle 13.30). Ingresso serale con biglietto ordinario.
Venerdì 25 ottobre 2024 l'apertura straordinaria serale includerà il Castello di S. Giorgio e il Museo Archeologico; in particolare a partire dalle 19.00 sarà possibile visitare il piano terra del Castello che presenterà un nuovo allestimento delle collezioni rinascimentali del museo, ingresso serale con biglietto ridotto € 9, mentre sabato 26 ottobre a partire dalle ore 18.40 sarà possibile visitare il solo Castello di San Giorgio (Camera degli Sposi e il nuovo allestimento delle collezioni rinascimentali) alla tariffa speciale di € 5.

- visite accompagnate ai Camerini neoclassici e all’Appartamento dei Nani (Scala Santa) sabato 12 e 26 ottobre, ore 9.30 e 11 - 14.30 e 16 a cura del personale AFAV del museo. Prenotazione via Infopoint tel. 0376 352100 attivo dal martedì alla domenica dalle ore 8.30 alle 13.30. Ingresso con biglietto a partire da €5, servizio guida gratuito. Punto di ritrovo uscita in Piazza Sordello.

- domenica 13 ottobre ore 15.30 II Giornata Europea degli Amici dei Musei e XXI Giornata Nazionale FIDAMIl tuo museo la nostra passione!” visite accompagnate a cura della Società per il Palazzo Ducale di Mantova all’Appartamento dei nani (Scala Santa), Camera di Giove e Giunone, Camera di Leda, Stufetta. (Info ref. Patrizia Chevez Gobio Casali cell. 327 1161616 347 4011521 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Ingresso con biglietto del museo per i non soci, gratuito per i soci Società Palazzo Ducale.

HALLOWEEN al Museo: 
giovedì 31 ottobre ore 16.00 attività didattica Mostri, mummie e creature fantastiche da collezione: scopriamo insieme le incredibili creature della “camera delle meraviglie” dei Gonzaga e creiamo il nostro mostro da collezione!
Attività per famiglie, consigliata per bambini di età compresa tra 8 e 13 anni, durata circa 2 ore, prenotazione obbligatoria via Infopoint tel. 0376 352100 (attivo dal martedì alla domenica dalle ore 8.30 alle 13.30), biglietto €5 a partecipante.
venerdì 1° novembre ore 15.00 e 17.00 Dai Lemuria a Halloween: spettri e fantasmi dal passato, laboratorio didattico al Museo Archeologico Nazionale: spiriti, fantasmi, presenze dall’aldilà sono un’antichissima compagnia dei viventi, e ogni cultura ha trovato il rituale giusto per tenerli lontani. Scopriamo insieme quali erano i rituali romani e germani per scacciare le presenze infestanti. Attività per famiglie, consigliata per bambini di età compresa tra 6 e 12 anni, prenotazione obbligatoria via Infopoint tel. 0376 352100 (attivo dal martedì alla domenica dalle ore 8.30 alle 13.30), biglietto €5 a partecipante.

 

Vi aspettiamo!

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14/08/24

Novembre 2024 a Palazzo Ducale

Cari visitatori, ecco le iniziative del museo di Palazzo Ducale di novembre 2024:

- ogni sabato e domenica del mese è attivo il servizio di visite guidate (include la Camera degli Sposi) con partenze alle ore 11.10 e 15.10
- venerdì 1° novembre, servizio visite guidate a partenza fissa alle ore 15.20
- domenica 3 novembre, prima domenica del mese ad ingresso gratuito, servizio visite guidate a partenza fissa alle ore 10.10, 11.10, 12.10 e 15.10
Servizio guida €7 a persona, prenotazioni via call center 049 2010262 o web www.ducalemantova.org

- lunedì 4 novembre APERTURA STRAORDINARIA con ingresso gratuito del Castello di San Giorgio (piano terra e piano nobile con Camera degli Sposi) e Corte Nuova, con uscita dal Giardino dei Semplici.
Visite guidate a partenza fissa alle ore 15.10 €7 a persona, prenotazioni via call center 049 2010262 o web www.ducalemantova.org

- HALLOWEEN al Museo: 
giovedì 31 ottobre ore 16.00 attività didattica Mostri, mummie e creature fantastiche da collezione: scopriamo insieme le incredibili creature della “camera delle meraviglie” dei Gonzaga e creiamo il nostro mostro da collezione!
Attività per famiglie, consigliata per bambini di età compresa tra 8 e 13 anni, durata circa 2 ore, prenotazione obbligatoria via Infopoint tel. 0376 352100 (attivo dal martedì alla domenica dalle ore 8.30 alle 13.30), biglietto €5 a partecipante.
venerdì 1° novembre ore 15.00 e 17.00 Dai Lemuria a Halloween: spettri e fantasmi dal passato, laboratorio didattico al Museo Archeologico Nazionale (6 - 12 anni): spiriti, fantasmi, presenze dall’aldilà sono un’antichissima compagnia dei viventi, e ogni cultura ha trovato il rituale giusto per tenerli lontani. Scopriamo insieme quali erano i rituali romani e germani per scacciare le presenze infestanti. Attività per famiglie, consigliata per bambini di età compresa tra 6 e 12 anni, prenotazione obbligatoria via Infopoint tel. 0376 352100 (attivo dal martedì alla domenica dalle ore 8.30 alle 13.30), biglietto €5 a bambino.

- sabato 2 (14.30 – 17.30) e domenica 3 novembre (10 – 12.30 e 14.30 – 17) LE VIE DEI TESORI 2024, iniziativa a cura dell’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani Visite accompagnate al Cortile della Cavallerizza, Saletta Cristoforo Sorte, Sottoportico appartamento della Rustica. Info e prenotazioni https://www.leviedeitesori.com/directory-festival/listing/palazzo-ducale/

- sabato 9 e 23 novembre, ore 9.30 e 11 - 14.30 e 16 visite accompagnate ai Camerini neoclassici e all’Appartamento dei Nani (Scala Santa)  a cura del personale di accoglienza e vigilanza del museo. Prenotazione via Infopoint tel. 0376 352100 attivo dal martedì alla domenica dalle ore 8.30 alle 13.30. Ingresso con biglietto a partire da €5, servizio guida gratuito. Punto di ritrovo uscita in Piazza Sordello.

- sabato 16 novembre, “Un viaggio tra le antiche sepolture del mantovano” visita guidata al Museo Archeologico (primo turno 15:30; secondo turno 17:00). Nel corso della storia l’uomo ha affrontato la morte producendo una moltitudine di riti e manufatti ad essa connessi. La visita guidata ripercorrerà la storia del territorio mantovano, dal Neolitico al Medioevo, attraverso uno sguardo alle sepolture, ai corredi e alle stele funerarie custodite nel museo. Info e prenotazioni via Infopoint tel. 0376 352100 (attivo dal martedì alla domenica dalle ore 8.30 alle 13.30), biglietto €5.

- venerdì 22 e venerdì 29 novembre, alle ore 17.30 nell'Atrio degli Arcieri una doppia conferenza del prof. Paolo Carpeggiani - membro del Comitato Scientifico della reggia gonzaghesca e professore emerito presso il Politecnico di Milano - dal titolo "Giocare e farsi Gioco. I Gonzaga e le meraviglie dei giardini scomparsi". La partecipazione alle conferenze è libera ed è gradita la registrazione via modulo google (prima parte e seconda parte) o telefono (Infopoint tel. 0376 352100 attivo dal martedì alla domenica ore 8.30-13.30).

sabato 30 novembre, alle ore 15.30 e alle ore 17.00, visita guidata alla mostra Lungo il fiume. L’abitato etrusco del Forcello dedicata ai reperti risalenti alla metà del VI secolo a.C. provenienti dagli scavi eseguiti nella località Forcello a Bagnolo S. Vito, la visita racconterà le origini e la vita quotidiana di questo importante insediamento etrusco. Info e prenotazioni via Infopoint tel. 0376 352100 (attivo dal martedì alla domenica dalle ore 8.30 alle 13.30), biglietto €5.

 

Vi aspettiamo!

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23/07/24

📌 Le mostre di settembre e ottobre 2024 a Palazzo Ducale

È in arrivo un autunno ricco di novità a Palazzo Ducale!

Infatti dal 14 settembre 2024 sarà presentata al pubblico - in un nuovo allestimento - la collezione numismatica Magnaguti-Casero, concessa in comodato dalla Banca Monte dei Paschi di Siena: saranno esposte circa 550 monete e medaglie di ambito gonzaghesco in alcune stanze dell'appartamento della Rustica, solitamente escluse dal percorso di visita. Un'occasione per i mantovani di rivedere una preziosa collezione che ritorna dopo anni in esposizione e per tutti i visitatori di seguire una narrazione storica con un insolito filo conduttore.

Dal 28 settembre 2024 potrete scoprire alcuni nuovi ambienti in Corte Vecchia che i recenti interventi di restauro hanno riportato alla luce in tutto il loro splendore: la camera di Giove e Giunone, la camera di Leda e la cosiddetta stufetta. Questi camerini presentano decorazioni eseguite intorno al 1812, quando Mantova era sotto il dominio francese e il Palazzo Ducale era una delle residenze di Napoleone e saranno per la prima volta aperti al pubblico.

Dal 26 ottobre 2024 invece riapriremo gli ambienti del piano terra del Castello di San Giorgio che a fine Quattrocento furono decorati da Francesco II Gonzaga con un nuovo allestimento permanente che accoglierà le collezioni del museo di epoca rinascimentale.

Proseguirà inoltre al secondo piano del Museo Archeologico Nazionale la mostra Lungo il fiume. L’abitato etrusco del Forcello, dedicata ai reperti risalenti alla metà del VI secolo a.C. provenienti dagli scavi eseguiti nella località Forcello a Bagnolo S. Vito.

Per non perdere nessun appuntamento del nostro programma autunnale Vi consigliamo di sottoscrivere uno degli abbonamenti annuali Amico di Palazzo Ducale o Mecenate Ducale che consente illimitati ingressi alla reggia per la durata di un anno dal momento dell'acquisto. Inoltre con la tessera Mecenate, oltre a fornire un reale supporto alle attività culturali del Palazzo, potrete godere di alcuni importanti benefit, come visitare in antemprima le mostre partecipando a conferenze stampa e inaugurazioni e ricevere in omaggio i cataloghi. 

Vi aspettiamo numerosi!

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Dal 14 settembre 2024, Appartamento della Rustica, 
Nell'oro impressa. L'immagine dei Gonzaga nelle monete e medaglie della collezione di Banca Monte dei Paschi di Siena 

Dal 28 settembre 2024, Appartamento di Vincenzo, 
Le stanze riscoperte. Neoclassicismo inedito nell'Appartamento Ducale

Dal 26 ottobre 2024, piano terra Castello di San Giorgio, 
Rinascimento a Mantova. Un nuovo allestimento nel Castello di San Giorgio

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Per informazioni: Infopoint Palazzo Ducale di Mantova tel. 0376 352100 (numero attivo dal martedì alla domenica ore 8.30-13.30)

 

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12/08/24

Concluso il restauro della magnifica Sala di Manto

A conclusione di circa un anno di lavori, riapre al termine del restauro la magnifica Sala di Manto: lo spazio più ampio e monumentale tra quelli attualmente nel percorso di visita del Palazzo Ducale.

La costruzione e decorazione della sala si devono al prefetto delle fabbriche Giovanni Battista Bertani e i lavori dovettero essere avviati intorno al 1572, per volere del duca Guglielmo. L’architetto intervenne su fabbriche preesistenti, creando l’interno più imponente del Palazzo: un ambiente di metri 11,3x27,2, ovvero di oltre 300 metri quadrati di superficie.

Il nome della sala, in accordo con il suo programma decorativo, deriva dal mito della fondazione di Mantova, secondo la tradizione tramandata dal poeta latino Virgilio. La profetessa Manto, figlia dell’indovino greco Tiresia, fuggita da Tebe, dopo un lungo errare scelse di accamparsi in un luogo palustre: qui suo figlio Ocno fondò una città e la chiamò Mantua, in omaggio alla madre. Le scene illustrate nei grandi riquadri incorniciati da lesene raffigurano scene di fondazione della città e sono state attribuite al pittore Lorenzo Costa il Giovane che le ha messe in opera con la tecnica del dipinto murale a olio.

Proprio di recente il Museo di Palazzo Ducale ha acquistato, con il sostegno della Fondazione Comunità Mantovana, un raro disegno preparatorio per le decorazioni.

Da circa un anno a questa parte, il grande salone era visitabile in piccola parte o lo si attraversava protetti da un tunnel, che consentiva il raccordo tra lo scalone di Enea e l’Appartamento di Troia. Oggi la sala torna interamente ammirabile nella sua monumentale bellezza. La ditta F.lli Navarra, appaltatrice dei lavori, con la direzione operativa per gli interventi di restauro delle superfici della funzionaria restauratrice dott.ssa Daniela Marzia Mazzaglia, ha completato l'intervento, che prosegue ora negli altri ambienti dell'Appartamento Grande di Castello e che includerà anche lo scalone di Enea. Il restauro ha riguardato principalmente il vastissimo soffitto a cassettoni e le decorazioni a stucco alle pareti.

 

 

 

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02/07/24

In corso al Museo Archeologico di Mantova

Intorno alla metà del VI secolo a.C., nei pressi dell’attuale località Forcello a Bagnolo S. Vito poco fuori Mantova, sorgeva un insediamento etrusco. Era una vera e propria città che prosperò sulle rive del fiume Mincio per circa due secoli. A questo antico insediamento il Museo Archeologico Nazionale di Mantova dedica una mostra, con l’intento di far rivivere le sue mura di terra, le sue case dai tetti di paglia e le strade colme di gente, carri e bestiame, dove arrivavano preziose merci esotiche trasportate da navi che solcavano le rotte adriatiche. L’esposizione si intitola “Lungo il fiume. L’abitato etrusco del Forcello” a cura di Mari HiroseLeonardo Lamanna e Marta Rapi ed è realizzata da Palazzo Ducale di Mantova in collaborazione con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio delle Provincie di Cremona, Mantova e Lodi e l’Università degli Studi di Milano. La mostra, dedicata alla memoria del prof. Raffaele Carlo de Marinis, autore dei primi studi sistematici sull’insediamento, rimarrà aperta fino al 6 gennaio 2025 ed è patrocinata dall’Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, Sezione Etruria Padana e Italia Settentrionale.

Esteso circa dodici ettari e di forma triangolare, l’insediamento era circondato da un terrapieno che poteva offrire protezione sia da eventuali esondazioni, sia in caso di minacce esterne. Una strada conduceva presso la porta principale per poi proseguire in direzione nord-ovest/sud-est attraversando l’intero impianto urbano. Strade secondarie parallele e perpendicolari alla via principale delineavano una rete di isolati di forma rettangolare, costituiti da più edifici. Sono state riconosciute almeno nove fasi edilizie diverse. Dopo una prosperità durata circa 150 anni, il Forcello conobbe un rapido declino a causa dell’invasione dell’Italia settentrionale da parte di tribù celtiche d’Oltralpe, come i Cenomani, che si stanziarono nel territorio mantovano.

Il Forcello era certamente una città – affermano i curatori della mostra Mari HiroseLeonardo Lamanna e Marta Rapi – ma di essa non sopravvivono resti monumentali. La zona di pianura padana in cui venne fondata non offriva cave di pietra di facile lavorazione, ma un’altra risorsa non meno utile e preziosa: il legno delle foreste che ricoprivano questa fertile terra. Gli Etruschi ne fecero buon uso, riuscendo a edificare abitazioni ampie e robuste. Purtroppo, in un’epoca in cui i focolari erano realizzati direttamente a terra e senza coperture, gli incendi erano un evento fin troppo comune, e costringevano a frequenti demolizioni e ricostruzioni. Ma né il fuoco né il tempo hanno impedito che si conservassero fino a noi gli oggetti, «i reperti» che il Forcello restituisce in quantità considerevole. È questo il lavoro degli archeologi che, grazie a una meticolosa opera di scavo e studio, svelano il fitto intreccio di azioni umane, di gesti, di manufatti, di frammenti di vita e storie dimenticate nella terra. Sono ormai trascorsi quasi vent’anni dall’ultima mostra dedicata all’abitato etrusco del Forcello, tenutasi a Bagnolo San Vito nel 2005 presso la prestigiosa sede di Villa Riva Berni. Da allora, scavi e ricerche sono proseguiti anno dopo anno, sotto la direzione scientifica dell’Università degli Studi di Milano, e continuano tutt’ora, accrescendo la nostra conoscenza di quello che, probabilmente, è il sito archeologico più importante del territorio mantovano”.

Il libretto di accompagnamento al percorso di visita, disponibile come omaggio per i visitatori, è edito da Sometti (Mantova).

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25 maggio 2024 - 6 gennaio 2025
LUNGO IL FIUME. L’abitato etrusco del Forcello
Museo Archeologico Nazionale di Mantova

Ingresso con biglietto del museo

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28/05/24

Dipinti, disegni e incisioni veronesi intorno a Giulio Romano

Si terrà giovedì 20 giugno alle ore 17.30 presso l’Atrio degli Arcieri di Palazzo Ducale di Mantova la conferenza di Mattia Vinco dedicata ai rapporti tra Mantova e Verona nella prima metà del Cinquecento, in relazione alla mostra Giovan Battista Scultori. Intagliator di stampe e scultore eccellente, attualmente allestita nella Palazzina della Rustica. Due dei protagonisti dei vivaci scambi tra le due città furono Giulio Romano, il più celebre allievo di Raffaello trasferitosi a Mantova nel 1524, e Giovan Battista Sculturi, nato a Verona intorno al 1503 e a lungo attivo a Mantova, dove morì nel 1575. Quest’ultimo collaborò proprio con Giulio Romano in alcuni importanti cantieri mantovani, come quelli di Palazzo Te o dell’appartamento di Troia all’interno di Palazzo Ducale. Entrambi gli artisti si trovarono, inoltre, a lavorare nel duomo di Verona nel corso degli anni Trenta del Cinquecento. Ma le relazioni tra le due città non si fermano a questi due nomi e vedono coinvolti, al contrario, numerosi altri artisti, spaziando dalla pittura all’incisione. In un simile contesto, il linguaggio elaborato da Giulio Romano a Mantova si afferma come modello di riferimento senza però escludere altre voci che seppero emergere con una propria autonomia.

Mattia Vinco è ricercatore in storia dell’arte moderna presso l’Università di Trento, i suoi interessi di ricerca comprendono la pittura veronese dal Tardogotico al Barocco e la pittura profana e domestica rinascimentale.

La partecipazione alla conferenza è libera ed è gradita la prenotazione su questo modulo o via telefono (Infopoint tel. 0376352100 attivo dal martedì alla domenica ore 8.30-13.30).

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28/05/24

PALAZZO DUCALE E I SUOI CANTIERI: UN INCONTRO PUBBLICO

Da oramai tre anni, Palazzo Ducale ha avviato una campagna di lavori di straordinaria intensità, paragonabile a quella fase intrapresa da Clinio Cottafavi tra gli anni Venti e Trenta del Novecento. Sono in corso miglioramenti sismici e strutturali, rifunzionalizzazioni, restauri, aperture di nuove aree del monumento.

La necessità e la programmazione dei lavori risale in alcuni casi al 2012, all’epoca del terremoto, e comporta scelte strategiche e progettuali, riflessioni sulle metodologie d’intervento, gestione delle quotidiane difficoltà e delle interferenze.

In passato, il “buon governo” era raffigurato iconograficamente anche dal fervore dei cantieri, specchio di vivace attività e quindi di benessere. È così ancora oggi? L’avvio di grandi interventi significa tanto migliorare le condizioni conservative del Palazzo Ducale, quanto offrire opportunità di lavoro. A essi si affianca la ripresa di un’attività di costante manutenzione.

Palazzo Ducale sente la necessità di incontrare un pubblico ampio, per rendere conto del suo lavoro e dell’impegno sulla tutela e sulla conservazione del monumento.

Un bilancio di questi tre anni densi di attività e delle prospettive future avverrà mercoledì 19 giugno, alle ore 17:30, nell’Atrio degli Arcieri. L’incontro è aperto a tutti: ai curiosi, a chi avesse perplessità o dubbi su scelte e strategie, agli “addetti ai lavori”, a chi segue con interesse le sorti del Palazzo Ducale, a chi vuole iniziare a farlo. Stefano Scansani, giornalista, introdurrà e condurrà l’incontro, alla presenza dell’architetto Antonio Giovanni Mazzeri, responsabile di larga parte degli interventi in corso, e di Stefano L’Occaso, direttore del Museo.

Un’occasione per mappare il Museo “sotto i ferri” e per scoprire il Museo del futuro.

La partecipazione alla conferenza è libera ed è gradita la prenotazione via modulo google o via telefono (Infopoint tel. 0376352100 attivo dal martedì alla domenica ore 8.30-13.30).

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